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Madeira, 'in Preludio racconto il rifiuto che genera violenza'

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Madeira, 'in Preludio racconto il rifiuto che genera violenza'

L'autrice brasiliana al Salone del Libro con il nuovo romanzo

ROMA, 13 maggio 2025, 16:42

Redazione ANSA

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(di Mauretta Capuano) CARLA MADEIRA, PRELUDIO (FAZI EDITORE, PP 260, EURO 18,50) Una madre, esasperata da un matrimonio difficile, in un momento di rabbia abbandona su un marciapiede il figlio di cinque anni. Parte con questa scena forte, straziante, 'Preludio' (Fazi) di Carla Madeira, la scrittrice più letta del Brasile, che domenica 18 maggio sarà al Salone del Libro di Torino con il suo nuovo romanzo dove la violenza viene raccontata come un percorso circolare.
    "Un mattino Vedina Maria dos Santos abbandona il figlio. Ma cosa c'è prima? Perché lo ha fatto? La storia di Vedina comincia da quando sua madre, rimasta vedova, la affida alla nonna materna. Lei si sente rifiutata" dice all'ANSA Madeira. Un rifiuto che si intreccia con quello che il marito Abel ha avvertito nella lontananza da Caim, suo fratello. "La sensazione del rifiuto dà il via ad una reazione di violenza a cascata. Abel tratta sua moglie Vedina come un oggetto, la aggredisce fisicamente. Non è interessato a lei, per lui rappresenta un percorso per avvicinarsi alla bellissima Venezia, la miglior amica di Vedina, da cui è ossessionato" sottolinea Madeira.
    Nel libro la violenza viene mostrata in un percorso senza redenzione che tocca gli amori sbagliati, il corpo delle donne, le famiglie e anche la religione, con la rilettura della storia di Caino e Abele con in profondità la ricerca del preludio che ha generato tutto questo, individuato dalla scrittrice nel rifiuto.
    "La storia biblica di Caino e Abele è un archetipo. È la prima che ci racconta l'abbandono, il rifiuto. Dio accetta l'offerta di Abele, un pastore che dona gli agnelli, rifiuta quella di Caino, un agricoltore che offre le primizie dell'orto.
    È proprio lì che nasce la nozione di violenza del genere umano" sostiene Madeira. "Le famiglie sono il luogo in cui si crea il primo sguardo sul mondo, dove si compie il primo patto di civiltà, dove si crea la percezione del bene e del male. Quel piccolo mondo che è la famiglia si amplifica e diventa il panorama", aggiunge la scrittrice.
    Quanto ci vorrà per fermare l'escalation di violenza che c'è nel mondo oggi? "Accettando la diversità si fa un percorso positivo. Rifiutandola si cammina verso la violenza. Nel mondo digitalizzato si sta creando una situazione fuori controllo. Non sappiamo più cosa è vero, stiamo imparando a mentire. Come possiamo far sì che si torni a valori come il rispetto per l'ambiente, per il corpo delle donne, al diritto alla casa, all'accesso al cibo, alla libertà di religione? Siamo di fronte a una serie di disuguaglianze" afferma Madeira.
    Matematica di formazione, l'autrice che si è imposta all'attenzione con 'L'amore è un fiume', ha sempre avuto un'indole artistica. "Papà era un matematico e nella mia famiglia numerosa (sei figli) tutti avevamo una relazione giocosa con la matematica, ma poi ho capito che è un linguaggio molto chiuso e si rischia di restare un po' ancorati a questo.
    Mi mancava una mia soggettività. Ho lasciato la matematica per studiare comunicazione, relazioni pubbliche, marketing, ma anche in questo caso mi sono resa conto poi che il linguaggio pubblicitario manca di soggettività e mi sono avvicinata alla scrittura. Immaginare è sempre un po' rivedere parti di se stesse".
    Scritto in parte durante la pandemia, il romanzo è percorso da quella sensazione che tutti abbiamo provato del 'non c'è via d'uscita' e del bisogno di reinventarsi la storia. 'Preludio', annuncia la scrittrice, in Italia con il marito, "sarà una serie tv in otto episodi. Prodotta da Hbo, stanno finendo le riprese cominciate a febbraio. La regista è una donna molto brava, Joana Jabace. Io ho collaborato alla sceneggiatura di vari episodi.
    Del primo libro 'L'amore è un fiume' hanno acquisito i diritti per farne un film. Mi piacerebbe che anche in questo caso la regista fosse una donna" afferma Madeira che è nata a Belo Horizonte nel 1964.
   

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