(di Francesca Pierleoni)
Dopo aver realizzato "un video con le
Winx sull'Italia meno conosciuta, nel continuare la nostra
collaborazione con le istituzioni abbiamo pensato per l'Expo di
Osaka a qualcosa che permettesse di avvicinare il pubblico alla
nostra regione, le Marche". Così il fondatore della Rainbow
Iginio Straffi racconta la genesi del film breve live action,
scritto da Sergio Ramazzotti con la regia di Paolo Doppieri che
il 2 giugno debutterà nel Padiglione Italia all'Expo in
Giappone.
È un mini road movie, con protagonisti Dharma Mangia Woods e
Taiyo Yamaguchi, realizzato dalla casa di animazione e
produzione, attraverso la sua accademia Poliarte, con il
supporto di Marche Film Commission - Fondazione Marche Cultura,
che viaggiando in luoghi simbolo della regione, unisce Oriente e
Occidente, presente e passato.
Un nuovo capitolo fra i tanti attivi per la Rainbow, dal
reboot in cgi delle Winx che debutta in autunno su Netflix a una
serie live action su Corto Maltese, passando per i progetti con
la Colorado film, parte del gruppo: "Fra questi, l'aver
acquisito i diritti di un bestseller mondiale come Io uccido di
Giorgio Faletti... stiamo valutando se farne una serie o un
film, che forse sarebbe ancora più potente".
Il corto sulle Marche rappresenta anche una porta verso il
Sol Levante: "Il Giappone è uno dei Paesi più difficili da
raggiungere nell'industria dell'audiovisivo. Ora con il reboot
delle Winx però quelle barriere le abbattiamo, perché Netflix è
molto presente anche là". Si è pensato molto "a come fare questa
nuova serie. Vedremo quale sarà la risposta dei bambini di oggi,
se apprezzeranno sempre questi valori... speriamo di sì. Poi
abbiamo quella comunità enorme di pubblico cresciuto con le
Winx, tra i 15 e i 35 anni, che se l'andranno a guardare come ci
stanno facendo sapere sui social".
La serie live action su Corto Maltese "è invece il mio
passion project: siamo molto avanti nello sviluppo e nella
scrittura. Contiamo di finire questa fase prima dell'estate, poi
ci saranno i sopralluoghi e l'anno prossimo dovremmo girare".
Per il protagonista "non abbiamo ancora un'idea precisa, anche
se abbiamo aperto i casting. Idealmente lo vorremmo italiano ma
se non lo troviamo guarderemo all'estero". Straffi è da sempre
"un appassionato dell'opera di Hugo Pratt e in particolare di
Corto Maltese. È un personaggio bellissimo, un romantico
anarchico, un sognatore che vive l'avventura e ha degli
innamoramenti per donne più forti di lui. Lo trovo molto
moderno, è un antieroe che si trova ad agire da eroe". Un
personaggio che parla in modo diretto anche agli adolescenti di
oggi: "È un simbolo del vivere veramente, in un mondo dove ormai
spesso siamo schiavi di un supporto elettronico".
Con la Colorado Film, inoltre, fra i vari progetti, oltre a
quello su Io uccido, "dopo il fenomeno Il fabbricante di
lacrime, c'è la trasposizione di un altro bestseller young
adult, Game of gods". Infine un accenno al caso di questi giorni
legato all'IA, la cosiddetta 'Ghibli mania' sui social, con la
trasformazione attraverso Chatgpt di proprie foto o quelle di
persone famose in personaggi nei tratti di Miyazaki: "C'è la
direttiva del copyright che protegge i personaggi... quello che
è stato fatto è più 'ridisegnare' delle immagini fisse in quella
maniera. Se lo facessero usando lo stile delle Winx, ad esempio,
non mi sentirei offeso, lo vedo più un gioco. Non credo che si
potrà mai creare un cartone in questo modo". L'IA "ha tantissime
altre complessità, ben più subdole. È una risorsa, ma deve
essere regolamentata".
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