Sono 185 le gallerie
internazionali, da 18 Paesi più l'Italia, a miart 2019. Dal 5 al
7 aprile la fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea
porta a Milano questo evento, organizzato da Fiera Milano con
Intesa Sanpaolo, diretto da Alessandro Rabottini.
Tra i nomi di prestigio per la prima volta a miart ci sono
Cabinet (Londra), Corvi-Mora (Londra), Marian Goodman Gallery
(NY, Parigi, Londra), Hauser & Wirth (Hong Kong, Londra, Los
Angeles, NY, Somerset, St Moritz), Herald St (Londra), Galerie
Thaddaeus Ropac (Parigi) e Tucci Russo (Torre Pellice).
A evidenziare il lavoro per la crescita reputazionale della
fiera, collaborando coi privati, è stato l'assessore milanese
alla cultura, Filippo Del Corno, "anche nella direzione del
business culturale" ha detto l'ad di Fiera Milano, Fabrizio
Curci. "Internazionalità, eccellenza e attenzione allo sviluppo
culturale del territorio sono i pilastri che ci legano a miart
2019" ha aggiunto Saverio Perissinotto, dg Intesa Sanpaolo
Private Banking.
Come da tradizione, anche quest'anno miart, al padiglione 3
di fiera milanocity, sarà al centro della Milano Art Week, con
inaugurazioni, performance e eventi in tutta la città. La fiera
poi non sarà soltanto un appuntamento con l'arte moderna e
contemporanea in senso stretto, ma anche occasione di confronto
culturale a vari livelli, compresa una serie di dibattiti,
riuniti sotto la denominazione di miartalks, in collaborazione
con In Between Art Film, casa di produzione fondata da Beatrice
Bulgari nel 2012 per incoraggiare lo scambio tra diversi
linguaggi artistici.
Ci saranno 18 direttori di musei internazionali e curatori,
provenienti da dieci Paesi, che assegneranno il fondo di
acquisizione Fondazione Fiera Milano e i cinque premi per le
gallerie e gli artisti.
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