I celebri ''carpet works'', che
trasformano il design secolare dei tradizionali tappeti
dell'Asia centrale in imponenti opere d'arte contemporanea. E
poi l'oro dei grandi Dadi della sorte, riflessi in loro stessi
tra Serpi auree ed Erme a far da sentinella.
L'Iran incontra l'Azerbaigian al Macro Testaccio, il Museo
d'arte contemporanea di Roma, che oggi inaugura le sue due
mostre invernali: ''Points of Perception'', prima personale
italiana in un museo dell'artista azero Faig Ahmed, a cura di
Claudio Libero Pisano; e ''La Riserva Aurea del Pensiero
Magmatico'', dedicata invece al talento dell'italo persiano
Bizhan Bassiri, a cura di Bruno Corà (entrambe fino al 29
marzo). Due racconti e due modi diversi di dialogare con
l'Oriente, a partire dalla forma e la sua rielaborazione.
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