"E' bello che ci sia la
comunità di San Ferdinando a dimostrare con la propria presenza
che San Ferdinando crede nello Stato. La vostra presenza lancia
un messaggio importante perché è il messaggio di una Calabria
che si ribella ai luoghi comuni che l'hanno condannato al
sottosviluppo in passato". Lo ha detto il presidente della
Regione Calabria Roberto Occhiuto alla cerimonia di
inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri di san
Ferdinando.
Un intervento, ha sottolineato il governatore, nato "proprio
da una iniziativa dell'amministrazione comunale e dell'Arma dei
carabinieri e finanziata con risorse del Comune che ha scelto di
investire risorse per un presidio di legalità".
"In questa piazza - ha detto Occhiuto - oggi c'è l'emblema di
ciò che è la Calabria, di ciò che è stato di ciò che è e di ciò
che vuole essere. E c'è l'emblema anche di ciò che la Calabria
non vuole più essere. In questa piazza ci sono autorità
istituzionali, religiose, militari, civili e le ringrazio per lo
sforzo che concretamente danno per dimostrare la presenza e la
determinazione dello Stato in Calabria. C'è l'Arma dei
carabinieri che ricorda un brigadiere che ha sacrificato la
propria, c'è la cittadinanza, ci sono i bambini con le loro
maestre e i loro genitori".
"Oggi - ha detto la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro -
è una giornata importante con l'inaugurazione della caserma dei
carabinieri, simbolico ma anche ricco di contenuti attraverso
l'intitolazione al brigadiere Marino. E c'è anche la volontà di
un investimento attraverso, il cosiddetto Caivano bis, cioè il
decreto per le periferie con un investimento di 180 milioni. Ai
comuni di Rosarno e San Ferdinando sono state stanziate
importanti risorse per poter dare degli alloggi al migrante
regolare che possa poter realizzare quel processo di
integrazione anche con spazi verdi, ludici per i propri bambini.
Entro il 2027 è previsto anche il superamento della tendopoli di
San Ferdinando ed è quella idea del progetto a guida Giorgia
Meloni che guarda ai migranti non indiscriminatamente ma che
possono, attraverso il lavoro, la giusta integrazione trovare
degli spazi. Quindi un superamento di quella tendopoli in
quell'idea che deve essere reale accoglienza, reale integrazione
e non soltanto degli slogan che abbiamo purtroppo visto fino a
poco tempo fa e che non ha realizzato nulla di buono".
Il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale
Salvatore Luongo, dal canto suo ha sottolineato la centralità
della nuova caserma, situata nel cuore del centro urbano. Una
centralità, ha sottolineato, "che non è un dettaglio ma una
scelta precisa. Vuol dire in termini operativi prossimità,
migliore accessibilità e maggiore rapidità di intervento. Questa
centralità vuole soprattutto affermare con forza la sicurezza e
la legalità come valori fondamentali pilastri del sistema Paese
e emblema di uno Stato sempre vicino. La vicinanza che è
perfettamente integrata in un sistema che consente la tutela di
tutti i cittadini".
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