In caso di aggressione o di
situazione critica al Pronto soccorso di Fermo, i sanitari
potranno premere un tasto su un dispositivo tascabile e scatterà
subito l'allarme al postazione polizia di Stato in ospedale e
alla vigilanza, in attesa dell'attivazione del collegamento
anche con i Comandi provinciali delle Forze dell'Ordine. I nuovi
dispositivi, su indicazione della Regione Marche, sono stati
acquistati dall'Azienda sanitaria fermana (Ast) e presentati
oggi, all'ospedale di Fermo dal direttore generale dell'Ast
Roberto Grinta, presente il prefetto di Fermo Edoardo D'Alascio,
il questore Luigi Di Clemente e i comandanti provinciali di
carabinieri e guardia di finanza, Gino Domenico Troiani e
Massimiliano Bolognese, oltre a diversi medici.
I dispositivi acquistati sono otto per il Pronto soccorso ma
l'Ast ha intenzione di acquistarne altri per affidarli anche a
reparti come la Psichiatria. In situazioni critiche si può
chiedere aiuto attraverso il tasto che fa scattare l'alert. Ma
un segnale d'allarme parte anche autonomamente qualora il
dispositivo dovesse rilevare movimenti bruschi come una caduta.
I dispositivi sono dotati di due pulsanti: uno rosso che
consente una comunicazione verbale con la postazione di
controllo, e uno blu per lanciare l'allarme senza comunicazione
verbale. Nel pacchetto sono inclusi anche un monitor di
controllo, otto auricolari per i dispositivi, due
radiotrasmittenti che ricevono l'allarme e che sono in dotazione
alla vigilanza privata e due sensori ambientali (in arrivo) che
verranno installati nella sala di attesa del Pronto soccorso.
Durante la presentazione, il direttore Grinta ha annunciato
anche l'avvenuta installazione di diversi depuratori d'aria in
ospedale (anche al Pronto soccorso): "il tutto nell'ottica del
nuovo Ospedale di Campiglione di Fermo dove nei giorni scorsi è
stato fatto un sopralluogo ad hoc con la Questura per la nuova
postazione della Polizia di Stato. Avremo anche due camere di
degenza per i detenuti". "Sicurezza, prevenzione e fare rete tra
istituzioni" le parole chiave per il direttore Grinta e il
prefetto D'Alascio.
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