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Abusi sessuali sui ragazzini dell'oratorio, prete indagato

Abusi sessuali sui ragazzini dell'oratorio, prete indagato

Dirigeva gli oratori milanesi, la Curia lo ha già sospeso

SEREGNO, 27 marzo 2025, 19:50

di Valentina Rigano

ANSACheck
Don Samuele Marelli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Don Samuele Marelli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra una partita di pallone e un tuffo in piscina, tra una tavolata imbandita per la festa dell'oratorio, un ritiro e i momenti di preghiera, una frase di troppo, un approccio fisico e verbale che mai dovrebbe esserci tra un adulto e un minore. Di questo è accusato un sacerdote che ha lavorato per anni tra le province di Monza e Milano, ora indagato dalla Procura di Monza per presunti abusi sessuali su minori.

Si tratta di don Samuele Marelli, originario della provincia di Como, ex direttore della Fondazione Oratori Milanesi e all'epoca dei fatti vicario della congregazione Giovanni Paolo II di Seregno (Monza) e coordinatore delle attività pastorali giovanili di sei parrocchie. Nei confronti del sacerdote, che la curia da oltre un anno ha sospeso da ogni attività pastorale, è stato avviato anche un procedimento presso il Tribunale Ecclesiastico Lombardo, che si dovrebbe pronunciare a breve.

Un'indagine delicata, come confermato dal procuratore di Monza Claudio Gittardi, e su cui fino ad ora era stato mantenuto il massimo riserbo, che è partita dalla segnalazione delle famiglie di alcuni giovani che frequentavano l'oratorio di Seregno (Monza). Avrebbero riferito di comportamenti inappropriati e molestie subite da parte del religioso. Confessioni difficili, per un numero non ancora noto di giovanissimi che con fatica hanno trovato la forza e il coraggio di confidarsi con i loro genitori e chiedere aiuto. Così le segnalazioni sono arrivate ai volontari, anche loro scelti da alcuni dei minorenni come custodi di racconti complessi da gestire, che hanno deciso di presentare un esposto e riferire tutto alla Curia.

È stato proprio il Tribunale ecclesiastico ad agire per primo, allontanando Marelli dalle sue mansioni, nonostante pubblicamente la sua fosse sembrata, almeno all'inizio, la decisione di prendersi una pausa, un periodo di riposo dai numerosi incarichi. Perché "in quella situazione e per quelle che erano le informazioni allora disponibili - spiega l'Arcidiocesi di Milano - si è valutato non opportuno comunicare pubblicamente le motivazioni dell'allontanamento di don Marelli, soprattutto a tutela delle persone eventualmente coinvolte e delle loro famiglie, e del diritto alla buona fama". Secondo quanto dichiarato dall'Arcidiocesi di Milano, "l'allontanamento di Don Samuele Marelli è partito subito, a titolo prudenziale", nel dicembre 2023, durante le vacanze di Natale, a seguito delle "segnalazioni di comportamenti non appropriati" rispetto al proprio ministero di sacerdote e al proprio ruolo di educatore. A quel punto è iniziata una "verifica di queste segnalazioni, per quanto compete all'autorità ecclesiastica, secondo le normative canoniche", confluita poi in una "indagine previa", ovvero quella fase finalizzata a verificare la probabilità effettiva circa la commissione di un delitto canonico, i cui atti sono stati inviati al Dicastero per la Dottrina della Fede.

La scorsa estate, precisamente a giugno, secondo le indicazioni ricevute dalla Santa Sede, il Tribunale ecclesiastico regionale lombardo ha avviato il processo canonico in primo grado di giudizio, la cui conclusione è prevista nelle prossime settimane.

"Tutte le energie di sacerdoti, laici e laiche della comunità di Seregno - conclude l'Arcidiocesi - sono da mesi indirizzate ai ragazzi, ai giovani e alle loro famiglie, che stanno affrontando un tempo di analisi dell'accaduto, insieme a qualificate professioniste, che li sostengono e li affiancano, ascoltando e accogliendo le loro sofferenze, preoccupazioni e interrogativi". In attesa delle decisioni ecclesiastiche, le indagini della Procura di Monza si concentrano ora sulle testimonianze dei minori rimasti vittime dei presunti abusi.

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