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Trapper Baby Gang ricorre dopo condanna, 'arte contro disagio'

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Trapper Baby Gang ricorre dopo condanna, 'arte contro disagio'

Processo su disordini durante video. Difesa, 'sentenza illogica'

MILANO, 02 dicembre 2024, 11:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non solo "il fatto" che "non abbia preso parte agli scontri è pacifico", ma anche la pena inflitta senza attenuanti è sproporzionata, anche perché la sentenza lo "dipinge" come "un soggetto che soffia sul disagio sociale per alimentare sentimenti di rivalsa contro le istituzioni, e non un giovane che denuncia con l'arte l'emarginazione sociale che ha conosciuto".
    Lo scrive la difesa del noto trapper Baby Gang, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, 23 anni, in vetta alle classifiche e con milioni di follower sui social, nell'appello contro la condanna, con rito abbreviato del gup di Milano Tommaso Perna, dello scorso ottobre a tre anni e 4 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale. Il processo vedeva al centro i disordini del 10 aprile 2021, in zona a San Siro a Milano, quando un collega e amico di Baby Gang, il trapper Neima Ezza (per lui un anno e mezzo di messa alla prova), ossia Amine Ez Zaaraoui, stava realizzando un video musicale. Sarebbero stati presenti, stando alle indagini della Polizia e del pm Leonardo Lesti, circa 300 ragazzi, tra cui Baby Gang e Neima appunto, alcuni anche minorenni, e ci fu un lancio di oggetti contro le forze dell'ordine.
    Non vi sono video, però, scrive l'avvocato Niccolò Vecchioni, "che raffigurano Mouhib nell'atto di scagliare sassi o altri oggetti contro gli agenti", né immagini "che collochino Mouhib nel gruppo di facinorosi protagonista degli scontri". Eppure, secondo il difensore, per il gup Baby Gang "sarebbe comunque responsabile per i fatti in imputazione" e "in questa 'visione a tunnel', la motivazione della sentenza appare ridondante e densa di aporie logiche".
    Lo "sviluppo logico della sentenza", per il difensore, "appare interamente appiattito sulle valutazioni" di un "fan minorenne", il quale "dichiarava che i video musicali" del trapper "rappresentano una sorta di odio contro le forze dell'ordine che sono visti come i nemici".
   

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