Il Covid prima, il conflitto russo-ucraino poi: per le adozioni internazionali è ancora profonda crisi. Sebbene, nel 2022 si sia registrato un lieve e costante incremento rispetto al 2020, anno di arrivo della pandemia, (698 bambini stranieri adottati da coppie italiane contro i 669 del 2002 e 680 del 2021) è lontano il periodo precovid quando erano giunti nel nostro Paese 1.205 minori.
L'ultimo rapporto della Commissione per le adozioni internazionali (Cai) sul 2022 conferma un andamento complesso, qualche piccola luce si intravede, qualche problema si aggiunge.
Come l'aumento del periodo medio necessario per concludere l'iter adottivo - che varia da paese a paese - arrivato a 52 mesi, sei mesi in più dell'anno precedente.
La Cai sottolinea che l'emergenza sanitaria "ha avuto ripercussioni su tutte le fasi del percorso adottivo", che pesa ancora il blocco in Cina e la guerra in Ucraina; paese di origine dei bambini che, insieme alla Federazione Russa, sono fra i più importanti sul piano numerico. Chi sono i bambini stranieri adottati in Italia? Per lo più (55,4%) hanno special needs (traumi, incapacità fisiche o psichiche), sono maschi (378, 320 femmine), provengono da un paese europeo, hanno in media 7 anni. A livello regionale, il primato per le adozioni internazionali è della Campania (106); seguono Lombardia (94), Toscana (73), Puglia (62). Rispetto al 2021, si osservano aumenti in Friuli-Venezia Giulia (+100%), Umbria (+91,7%), Sardegna (+66,7); cali in Sicilia (-66,7%), Lazio (-31,9%), Veneto (-24,1%). Nel 2022, l'età media degli adottati, all'ingresso in Italia, ha sfiorato i 7 anni (6,8 anni; era 6,7 nel 2021). Nel 56,2% dei casi l'età si concentra nella fascia 5-9 anni (59,1% l'anno precedente); cresce poi l'incidenza dei più piccoli (il 30% ha meno di 4 anni (24,1% nel 2021). L'Europa, pur avendo perso molti punti percentuale, resta al primo posto per continente di origine dei bambini (36,8%).
Seguono l'America (33,1%), l'Asia (23,5%), l'Africa (6,6%). I paesi in dettaglio: Colombia (146), Ungheria (103), India (80), Vietnam (46). Il rapporto della Cai sottolinea che con l'arrivo della pandemia, il numero delle coppie adottive si è dimezzato; sono passate dalle 969 del 2019 alle 526 del 2020; sono state 563 nel 2021, 564 nel 2022. Come anche le richieste di disponibilità ad adottare ai Tribunali per minorenni, già in forte diminuzione negli ultimi anni, nel 2020 hanno subito una rilevante flessione: da 2.470 domande (2019) a 1.900 (2020). Una riduzione che si è stabilizzata nel 2021, con un numero di richieste di poco superiore a 2.000. Nel 79,8% dei casi, ciò che spinge le coppie ad adottare è l'impossibilità a procreare mentre il 9,7% per puro desiderio adottivo. L'età media della coppia al momento dell'arrivo in Italia dei figli è 48,1 anni per gli uomini, 46,3 anni per le donne. Non si rilevano coniugi che portano a termine il percorso adottivo prima dei 30 anni, mentre al di sopra dei 50 anni si colloca il 31,8% dei mariti e il 22,4% delle mogli.
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