"Rivendicare una sanità pubblica universale e gratuita, lo stop al precariato e al numero chiuso per accedere alla facoltà di medicina ed infermieristica e per l'assunzione di personale sanitario al fine di far funzionare al meglio tutti i presidi ospedalieri della Sardegna". E' quanto sostiene l'Usb, Federazione del sociale, che ha manifestato davanti all'assessorato regionale della Sanità, a Cagliari, con un presidio - in concomitanza con l'incontro che il G20 dedicato alla salute che si svolgerà a Roma e dello sciopero generale della sanità pubblica e privata - al quale ha partecipato anche una ventina di associazioni in difesa della sanità pubblica.
"Oggi la sanità pubblica è stata depotenziata al massimo - spiega Enrico Rubiu della Usb - di fatto sono chiusi o ridimensionati alcuni ospedali: solo per citarne alcuni: Isili.
Lanusei. Ghilarza, La Maddalena. Ozieri, Iglesias. Sorgono, Muravera. Ci sono liste chilometriche per le analisi diagnostiche e visite mediche specialistiche: Crediamo non ci debba essere profitto nella sanità perché la salute è un bene comune".
Infine l'Usb sollecita che la vaccinazione anti Covid venga fatta "in tempi rapidi" e chiede la "sospensione dei brevetti sui vaccini per garantirli a tutti".
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