"Oggi forse il silenzio
diventa molto più eloquente. Un silenzio interrogante e
responsabilizzante. Le tragedie non capitano per caso. Oggi è il
giorno della speranza. Mi rivolgo soprattutto ai giovani appena
patentanti che si possono lanciare in imprudenze: pensate non
una ma dieci, cento volte prima, per non stare a piangere dopo
come oggi. Questi casi se non diventano lezioni di vita non
servono a niente". Lo ha dichiarato il vescovo di Lecce,
monsignor Michele Seccia, nella chiesa madre di Torchiarolo, in
provincia di Brindisi, durante i funerali dei tre ragazzi morti
in un incidente sabato sera mentre erano a bordo di una Porsche
che viaggiava a 250 chilometri orari: il 22enne Luigi Perruccio
e le 21enni Sara Capilunga e Karina Ryzkhov.
"Non posso fare da maestro - ha aggiunto - ma da padre sì.
Può capitare, si dice, ma molte volte ce le cerchiamo le cose.
Ci sarà bisogno di tempo perché questa ferita indimenticabile
possa essere lenita. Non sono cose che si dimenticano, perché
non sono esperienze che passano come tante situazioni".
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