"Un territorio di grandi
eccellenze purtroppo deteriorato dalla presenza di importanti
complessi industriali ma anche da diffusi comportamenti
irresponsabili quando non illeciti. La Commissione ha aperto uno
speciale filone di inchiesta sui Sin (Siti di interesse
nazionale) nell'ambito del quale è stato inserito anche il Sin
di Taranto. Le prime tappe di questa missione ci sollecitano ad
accendere i riflettori su questo caso che consideriamo
inderogabile". Lo ha detto il deputato Jacopo Morrone,
presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle
attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri
illeciti ambientali e agroalimentari, che ha guidato la
delegazione della Commissione, composta dai commissari on. Dario
Iaia (FdI) e on. Marco Simiani (Pd-Idp), nella missione in
provincia di Taranto.
"Approfondiremo il tema risorse, quelle - ha spiegato Morrone
- che dovrebbero risultare già in essere e quelle considerate
necessarie, e, soprattutto, il cronoprogramma per l'inizio delle
attività di recupero e salvaguardia, per lo meno di quelle più
urgenti: questi territori stanno aspettando da troppo tempo.
Verificheremo lo stato di fatto e eventuali responsabilità
attraverso le audizioni programmate qui a Taranto ed altre che
effettueremo nel prossimo futuro a Roma nella sede della
Commissione a San Macuto".
L'attività d'inchiesta "prevede - ha puntualizzato Morrone -
l'elaborazione di una approfondita relazione da parte di un
gruppo composto da un magistrato e vari esperti che sarà poi
sottoposta all'attenzione dei presidenti di Camera e Senato, del
governo e del Parlamento per fornire un quadro il più possibile
attuale ed esaustivo dell'attuale situazione di questo
territorio".
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