Poco più di 600 chili di rifiuti
erano stipati tra i fondali del mare davanti alla città di Bari.
Plastica e vetro ma anche scarti impensabili come una bici, una
sedia in ferro battuto, un lavabo e un'acquasantiera. A
recuperarli sono stati 150 volontari che hanno aderito a 'Bari
chiAma il mare', il clean-up collettivo organizzato da Retake
insieme a '080 Stand for Bari', 2handsbitonto e a una rete di
realtà territoriali con il supporto della Capitaneria di porto
in occasione della giornata regionale della costa pugliese,
celebrata ieri.
"Abbiamo visto bambini stupirsi davanti a un mare più pulito,
adulti indignarsi davanti a una bottiglia incrostata di alghe,
intere squadre dividersi secchi e sacchi per sfidarsi in una
caccia al rifiuto a fin di bene. Abbiamo visto Bari scegliere da
che parte stare", commenta Annalisa Condurro, referente di
Retake Bari.
L'attività di pulizia ha riguardato anche la zona compresa
tra largo Giannella e il lungomare fino al Ciringuito liberata
da mozziconi, cartacce, plastica, microplastiche, bicchieri e
imballaggi. "Un risultato impressionante- evidenzia
l'associazione- che, con il supporto di AmiuPuglia, ha coinvolto
una rete vivissima di realtà territoriali e tantissimi cittadini
e cittadine che hanno deciso di non restare a guardare".
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