"La scelta del dottor Onofrio
D'Alesio di accettare la candidatura nella propria lista del
dottor Alessandro Cataldo, mai concordata, non è opportuna né
condivisa dai partiti del centrodestra che, evidentemente, si
determineranno di conseguenza sulle scelte da fare in vista
delle prossime elezioni amministrative di Triggiano", in
provincia di Bari. E' quanto comunicano in una nota congiunta le
segreterie regionali e provinciali di Fratelli d'Italia, Forza
Italia e Noi Moderati.
Il riferimento è alla candidatura di Alessandro Cataldo in
una lista a sostegno del candidato sindaco del centrodestra a
Triggiano, Onofrio D'Alesio.
La Procura di Bari nei giorni scorsi ha chiesto il rinvio a
giudizio per Alessandro Cataldo e altre 17 persone, tra cui sua
moglie, l'ex assessora regionale Anita Maurodinoia, coinvolte
nell'inchiesta sulle due presunte associazioni per delinquere
finalizzate alla corruzione elettorale, che avrebbero alterato
l'esito delle elezioni amministrative nel Comune di Grumo Appula
e della Regione Puglia (del 20 e 21 settembre 2020) e nel Comune
di Triggiano (del 3 e 4 ottobre 2021). A capo delle due
associazioni, secondo l'accusa, ci sarebbe stato 'Sandrino'
Cataldo, fondatore del movimento politico (ora sciolto) 'Sud al
centro'. Maurodinoia si dimise nell'aprile scorso dall'incarico
e dal Pd dopo l'arresto del marito e di altri indagati.
Secondo l'accusa, Cataldo sarebbe stato promotore del sistema
che avrebbe procacciato voti a pagamento nelle diverse tornate
elettorali. L'ex assessora, soprannominata 'Lady preferenze', fu
eletta nel consiglio comunale di Bari, nel 2019, nel movimento
politico fondato dal marito con oltre seimila voti. L'anno dopo,
candidata alle regionali con il Pd, di preferenze ne ottenne
quasi 20mila.
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