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Scontro fra un tir e un'auto nel nord Barese, muoiono due ragazzi

Scontro fra un tir e un'auto nel nord Barese, muoiono due ragazzi

Si tratta di un 25enne e di un 21enne di Canosa di Puglia

CANOSA DI PUGLIA, 19 gennaio 2025, 17:51

di Alba di Palo

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Scontro tir e auto nel nord Barese, due ragazzi morti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scontro tir e auto nel nord Barese, due ragazzi morti - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Quel viaggio di mille risate rimarrà sempre nella mia vita. Riposa in pace Fra", scrive Nicola accompagnando la frase a una foto di quel cugino, con la felpa rossa e gli occhiali da sole, morto nella notte.

   "Fra" è Francesco Minervini, aveva 21 anni. Giovanni Fiore ne avrebbe compiuti 26 tra qualche mese. Erano insieme la scorsa notte sull'Alfa che si è schiantata contro un tir mentre viaggiava sulla statale 93, mettendo fine alle loro vite.

   L'impatto tremendo è avvenuto a ridosso del casello autostradale di Canosa di Puglia, nel nord Barese, paese che piange i due ragazzi.

   "La nostra comunità è stata sconvolta da una tragedia che ha lasciato un vuoto impossibile da colmare", le parole del sindaco di Canosa, Vito Malcangio affidate ai social e bardate dal fiocco nero del lutto. Francesco e Giovanni spesso erano insieme. E sono insieme, abbracciati e sorridenti nei post che si riconcorrono sui social pubblicati da amici e parenti. La Procura di Trani, che ha aperto una inchiesta per omicidio stradale, coordina le indagini degli agenti della polizia stradale. Sono stati loro, assieme al personale del 118 a intervenire su quel tratto di strada buio e reso ancora più pericoloso dal maltempo. È servito chiamare i vigili del fuoco per tirare fuori da quello che rimaneva dell'auto, i corpi dei due ragazzi.

   Lo schianto contro il camion è stato talmente forte da aver spezzato in due la macchina: la parte anteriore ammaccata e sbilenca da un lato, la posteriore irriconoscibile e finita contro il guardrail da un altro. La dinamica dell'incidente è da chiarire: forse una invasione di corsia, un sorpasso azzardato con l'auto che finisce dritta sul camion.

   Al vaglio degli inquirenti ci sono le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del casello autostradale e la testimonianza del camionista. L'autorità giudiziaria deciderà domani e in base agli atti, se disporre o meno l'autopsia: i corpi delle vittime restano a disposizione dell'autorità giudiziaria che non ha ancora firmato il nullaosta per riconsegnarli ai familiari.

   "Francesco è responsabile e soprattutto molto generoso. Nell'ultimo campo estivo, si è preso cura di un ragazzo con disabilità aiutandolo in tutte le attività. Sono, siamo tutti senza parole. Lo ricordiamo pieno di vita, sempre col sorriso sulle labbra. È una perdita incredibile", dice don Michele Pace della parrocchia dedicata a Gesù liberatore di Canosa, di cui Francesco e la sua famiglia fanno parte. Per domani alle 19 è stato organizzato un momento di preghiera "per essere vicini ai genitori e alla sorella di Francesco che attraverso un dolore immane", conclude il parroco. 

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