Il secondo scrutinio del parlamento
greco per eleggere il nuovo presidente della Repubblica si è
tenuto oggi senza che nessun candidato riuscisse a ottenere i
voti necessari a essere eletto. Il prossimo scrutinio è stato
indetto per il 6 febbraio, riporta l'agenzia Ana-mpa.
Nel voto di oggi, il candidato del partito conservatore al
governo di Nea Dimokratia, Konstantinos Tasoulas, ha ricevuto
160 voti, 40 in meno dei necessari per essere eletto. Secondo i
media ellenici, Tasoulas, ex presidente del parlamento, riuscirà
a essere eletto solo al quarto e ultimo turno, in cui saranno
sufficienti all'elezione i voti della maggioranza semplice,
detenuta da Nea Dimokratia con 156 su 300 seggi del parlamento.
Nello scrutinio di oggi, l'economista Louka Katseli, sostenuta
da Syriza e Nea aristerà (nuova sinistra), ha ottenuto 40 voti,
mentre l'ex ministro Tasos Giannitsis, sostenuto dal Pasok, ne
ha raccolti 34. La proposta di Tasoulas, politico 65enne di
lungo corso di Nea Dimokratia, ha suscitato le critiche dei
partiti all'opposizione, che hanno accusato il premier
Mitsotakis di non rispettare la consuetudine politica secondo la
quale, in Grecia, il presidente della Repubblica appartiene a
una sfera politica diversa da quella del partito al governo. Il
portavoce dei socialisti del Pasok, Kostas Tsoukalas, parlando
con l'emittente pubblica Ert ha accusato Mitsotakis di avere
compiuto "una scelta puramente partitica, agendo
unilateralmente" per accontentare il suo gruppo parlamentare.
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