Il Consiglio regionale del
Molise ha approvato la scorsa notte la Manovra di bilancio, ma
non sono mancate critiche da parte della minoranza di
centrosinistra che ha abbandonato l'aula. Forti censure sono
state mosse dalla capogruppo del Pd, Micaela Fanelli. "Ho
abbandonato, sdegnata, l'aula del Consiglio - le sue parole -
per marcare tutta la distanza possibile dal maxiemendamento
presentato a mezzanotte e mezza dalla maggioranza di
centrodestra. Un accozzaglia di ventotto provvedimenti, di cui
non si era mai parlato né in Prima Commissione, né nel corso
delle audizioni sul bilancio, che rappresentano una vera e
propria 'imboscata' politica, tramata da giorni e servita a
notte fonda. Uno su tutti - ha spiegato - la Centrale Unica di
Committenza per centralizzare la gestione di tutti gli appalti
della Regione e degli enti subregionali e per aumentare a
dismisura il controllo e il potere politico" del governatore
Francesco Roberti, che non ha partecipato alla seduta
dell'Assemblea, "e di questo centrodestra sempre più
inefficiente quanto 'famelico'. Un'unica nota positiva - ha
rimarcato Fanelli - sono riuscita a far stralciare la posizione
dei Comuni, perché nella prima formulazione, avrebbero voluto
mettere le mani anche sugli appalti degli enti locali. E questo
sarebbe stato davvero troppo. Un abominio in piena regola, uno
schiaffo, l'ennesimo, al futuro della nostra regione".
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