Al via Ad Ancona con una
conversazione inaugurale il festival Popsophia sul tema
"Abracadabra, il pensiero magico". Durante l'inaugurazione, alle
18:14, la fumata bianca in Vaticano, con l'annuncio in diretta
dell'elezione del nuovo Pontefice, il cardinale Robert Francis
Prevost che ha preso il nome di Leone XIV; l'evento ha sospeso
per un attimo l'inaugurazione, segnando in modo simbolico
l'inizio di un festival dedicato a mistero, spiritualità e
invisibile.
Protagonista dell'avvio del festival, al teatro delle Muse,
lo scrittore Emanuele Trevi, che ha rievocato la figura del
padre lo psicoanalista junghiano Mario Trevi, nato proprio il
capoluogo marchigiano, condividendo aneddoti privati e
riflessioni profonde. "È già un fatto magico che io sia qui. -
ha detto Trevi - Ancona ha avuto un ruolo molto importante nella
vita di mio padre. Non sempre il luogo in cui si nasce per forza
debba caratterizzare un rapporto con il destino, ma nel suo caso
è stato così. Non è esserci nato ma averci vissuto momenti di
particolare intensità".
"Per lui Ancona era l'anarchia. - ha aggiunto Trevi,
ricordando il padre Mario - Mi parlava di certi pittori
anconetani, un medico pittore, che lo avevano molto influenzato
con la loro libertà. Parlava in maniera appropriata ma si
divertiva col linguaggio sboccato, mi diceva che gli derivava
dalla città di Ancona".
Il racconto denso di emozione è stato interrotto alle 18:14
da un evento imprevedibile: la fumata bianca in Vaticano, con
l'annuncio in diretta dell'elezione del nuovo Pontefice. "Non ho
grande propensione per l'assurdo o l'invisibile - ha proseguito
Trevi - ma ciascuno di noi si porta dietro una serie di cose
inspiegabili, coincidenze. Il pensiero religioso accetta dosi di
irrazionalità. Ognuno ha i propri sogni, ma non sopportiamo
quelli degli altri. L'idea infantile che mio padre fosse un mago
è rispuntata fuori perché era una persona misteriosa".
I saluti istituzionali, in apertura, della direttrice
artistica Lucrezia Ercoli, che ha sottolineato il valore
dell'edizione 2025: "La seconda edizione di Popsophia ad Ancona
è la prima nel teatro delle Muse, che abbiamo arredato in tutte
le sue parti per declinare il tema "Abracadabra" con tanti
spettacoli inediti. L'accoglienza della città è stata
incredibile".
Mentre il sindaco Daniele Silvetti ha ribadito il valore
culturale dell'iniziativa: "Popsophia ha dato una spinta forte
alla città. Vogliamo conservarla con gelosia ma anche
condividerla con tutta la Regione, perché la cultura è
trasversale».
L'assessora regionale Chiara Biondi ha confermato il sostegno al
festival: «Ogni anno Popsophia attrae tantissimo ed è merito
della qualità dei contenuti. Come Regione ci fa piacere essere
accanto a manifestazioni così prestigiose".
Nel foyer del teatro è stata presentata anche l'opera
pittorica "La Negromante", in prestito dalla Pinacoteca Podesti:
un dipinto affascinante del Seicento romano, attribuito ad
Angelo Caroselli, che raffigura una maga impaurita dai risultati
del suo stesso sortilegio. "Un'opera intrigante - ha osservato
l'assessora Marta Paraventi - concepita nella Roma barocca degli
anni '30 del XVII secolo e ricondotta al genio irrequieto del
pittore Angelo Caroselli che fu anche restauratore, falsario e
abile copista. Proviene dalla collezione della famiglia Rocchi
Camerata di Ancona, donata alla Pinacoteca 'Francesco Podesti'
con altri capolavori, tra cui l'Immacolata Concezione di
Guercino, nel 1906. Rappresenta una negromante impaurita
probabilmente dagli effetti del suo stesso incantesimo, evocato
con le formule visibili nel libro aperto in primo piano: due
affilati artigli diabolici la stanno infatti aggredendo mentre
in primo piano teschi umani stanno bruciando. Questo tipo di
soggetto era molto apprezzato dai colti ambienti del
collezionismo romano".
Evio Hermas Ercoli ha poi presentato la nuova galleria MeGa,
il nuovo percorso di allestimento realizzato all'interno della
galleria virtuale e modulare dalle nuove infinite potenzialità,
arricchita di nuove funzioni per un'esperienza ancora più
immersiva e che sarà visitabile per tutta la durata del festival
su prenotazione con i visori VR.
A chiudere il pomeriggio la presentazione della video
installazione in esclusiva regionale "Spirit Cabinet" un
progetto di Maurizio Finotto realizzato con gli studenti
dell'Accademia di Belle Arti di Bologna e sonorizzato dal vivo
dal collettivo MInus che trae ispirazione dall'opera della
spiritista francese Eva Carrere. Il festival prosegue venerdì
con un viaggio nei misteri d'Italia tra letteratura e
antropologia, alla scoperta - e riscoperta - di tradizioni
suggestive ancora radicate e di storie fantastiche, al limite
del paranormale.
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