"Stavamo scendendo la scalinata del sito archeologico quando è arrivata la pioggia e i gradini sono scomparsi, siamo in salvo per miracolo, un quarto d'ora dopo e saremmo rimasti sommersi dal fango'. E' la testimonianza di Betty Squadroni, tour operator di Porto San Giorgio, titolare di Vela Azzurra che accompagna 16 turisti marchigiani a visitare il sito archeologico di Petra (Giordania) all'indomani dell'alluvione che ha colpito la zona ieri e dove sono morti due turisti belgi e due polacchi risultano dispersi.
"Stiamo tutti bene - assicura - e lo dobbiamo ai bravissimi poliziotti giordani che ci hanno aiutato. Il gruppo era distribuito, un po' tra le bancarelle a comprare i souvenir e qualcuno sulla scalinata, quella degli 800 gradini, che nel giro di pochi minuti è scomparsa travolta da acqua e fango. Avevamo già finito la visita ma alcuni di noi era ancora all'interno del sito. Ci siamo resi conto che stava succedendo qualcosa, abbiamo sentito la folata di vento e subito è arrivata la pioggia che ha travolto tutto. Lì tutto è friabile un pezzo di montagna è colata giù". Non ci sono ripari lungo il grande viale "se fossimo stati lungo il vialone saremmo rimasti travolti. Quattro del gruppo hanno trovato riparo in una grotta, io con altri sotto un baracchino".
Betty Squadroni ci tiene a lodare la protezione civile e la polizia. "A noi - spiega all'ANSA - ci ha portato in salvo la polizia, ragazzi bravissimi che hanno lasciato tutto e ci hanno aiutati a lasciare il sito in sicurezza. Le auto normali non potevano muoversi le strade di colpo erano impraticabili e il loro mezzi invece erano adatti, i telefonini non funzionavano anche la luce c'era a tratti".
"In quella zona - spiega - non sono abituati a vedere queste piogge torrenziali. Ma tutti ci hanno aiutato anche i venditori ambulanti che stavano perdendo le loro cose e invece di mettere in salvo la mercanzia hanno lasciato tutto per darci aiuto".
Inondazione a Petra, morti una turista belga e suo figlio
Una violenta inondazione ha colpito nei giorni scorsi la Giordania e in particolare il sito archeologico di Petra, che è stato evacuato. Una turista belga e suo figlio, dispersi per diverse ore, sono stati poi trovati morti. Secondo una dichiarazione della Direzione generale per la sicurezza, le squadre di soccorso hanno trovato "i corpi di una donna e di suo figlio, entrambi cittadini belgi, scomparsi dopo l'alluvione nella regione di Shubak, circa 200 km a sud di Amman". "I corpi ritrovati dopo diverse ore di ricerche in condizioni meteorologiche difficili sono stati evacuati", ha aggiunto senza fornire ulteriori dettagli.
Il governatore di Maan, Hassan al-Jabour, ha precisato che la donna belga e i suoi tre figli facevano parte di un gruppo di turisti, di cui facevano parte anche 14 cechi, in un viaggio avventura senza guida. Le autorità sono riuscite a evacuare la maggior parte del gruppo, ma la donna belga e i suoi tre figli avevano fatto perdere le loro tracce. Le squadre di soccorso hanno poi trovato due dei bambini in "buona salute".
L'autorità meteorologica ha diffuso un video che mostra violente inondazioni colpire il sito archeologico, mentre i visitatori si radunano all'ingresso del Khazneh, uno dei suoi edifici più iconici, in attesa di essere evacuati. Dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco, il sito di Petra è famoso per i suoi templi monumentali scavati nella roccia.
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