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ProPal, 'ora un servizio d'ordine per proteggerci dalla polizia'

ProPal, 'ora un servizio d'ordine per proteggerci dalla polizia'

'Costruita una trappola per non parlare della manifestazione'

MILANO, 15 aprile 2025, 12:41

Redazione ANSA

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"Alle prossime manifestazioni scenderemo con un servizio d'ordine per proteggerci dagli attacchi militari della Questura, che ha voluto scientemente alzare lo scontro": lo ha detto Riccardo Germani, uno degli organizzatori del corteo pro Pal di sabato scorso a Milano, intervenendo alla conferenza stampa indetta per spiegare 'come sono andate le cose'.
    Secondo Germani, storico attivista oggi impegnato alla Camera del Non Lavoro, "è stata costruita una trappola per non parlare della manifestazione contro genocidio, riarmo e repressione. Ci sono sempre scritte sui muri, quella è una scusa, l'obiettivo era attaccare in modo eclatante la manifestazione".
    Per questo "non permetteremo più che le forze dell'ordine entrino nei cortei in questo modo - ha proseguito -: devono stare all'inizio o alla fine, come è sempre stato. Noi abbiamo già organizzato una riunione perché non è possibile che chi dissente finisca in questura o rischi la vita. Il 12 aprile in piazza c'erano tantissime famiglie con bambini ed è stata una vergogna attaccare il corteo a freddo".
    A Milano si organizzano manifestazioni pro Pal ogni sabato da un anno e mezzo e "non è mai successo niente - ha sottolineato Khader Tamimi, delle comunità palestinesi lombarde - la Digos ci conosce uno ad uno, secondo noi hanno spaccato volontariamente il corteo a metà per uscire sui giornali e denunciare scontri. Chiediamo alle autorità di dire la verità, parlare di scontri è falso, si sono dimenticati dei 50mila che hanno detto no al genocidio. Eravamo un corteo unito, quel che è successo è stata una frammentazione voluta, l'obiettivo non siamo noi ma la denuncia del genocidio in Palestina".
    "I violenti non siamo noi, ma i poliziotti che caricano gente inerme indossando felpe di estrema destra" ha aggiunto Layla dei Giovani Palestinesi d'Italia, che per il 25 aprile annuncia "lotta: non ci lasciamo spaventare, scenderemo in piazza più preparati e uniti".
   

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