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Si offriva per lavori in casa e intascava acconti, 30 le truffe

Si offriva per lavori in casa e intascava acconti, 30 le truffe

Incassava e poi spariva, creati 200 profili falsi sul web

MILANO, 07 settembre 2023, 17:36

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ha creato circa "200 profili" falsi su una piattaforma on line di servizi e per quasi tre anni, tra il 2020 e lo scorso marzo, ha raggirato almeno 30 persone, presentandosi nelle case di chi lo aveva scelto sul portale web per fare lavori di tutti i generi, dalla "riparazione di un wc" fino alla "installazione di impianti fotovoltaici". Lavori mai effettuati, perché il presunto truffatore incassava prima acconti per cifre anche fino a 2mila euro e poi spariva dalla circolazione, lasciando solo un'identità fasulla come dato.
    A carico dell'indagato, un 25enne, è stata emessa dal gip di Milano Giulio Fanales una misura cautelare dell'obbligo di dimora nel comune dell'hinterland milanese dove il giovane ha il domicilio. Sulla "vetrina" web dedicata ai professionisti il presunto truffatore, di volta in volta, si presentava come titolare di imprese di "impiantistica", per manutenzione di caldaie o "impianti idraulici", di "falegnameria" o di edilizia.
    Lo "schema", poi, era sempre lo stesso: arrivava nelle abitazioni dove doveva, a seconda dei casi, riparare delle tubature o sostituire un cancello elettrico, oppure tirare su una colonna o magari per "lavori di giardinaggio", faceva un "preventivo", come si legge nell'ordinanza, si faceva dare un anticipo, spesso per "acquisto di materiali", e infine si volatilizzava. Acconti da qualche centinaio di euro, ma in certi casi pure fino a quasi 1800 o 2000 euro. Soldi che intascava cash o con bonifici.
    In trenta lo hanno denunciato facendo partire le indagini del pool anti-truffe della Procura di Milano, ma i colpi messi a segno potrebbero essere stati molti di più. L'obbligo di dimora in una città più piccola rispetto a Milano, scrive il gip, dovrebbe rendere a lui "più difficile" andare avanti con i raggiri. Già nel 2021, tra l'altro, aveva patteggiato per altre truffe commesse nel 2018.
   

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