Ha creato circa "200 profili" falsi
su una piattaforma on line di servizi e per quasi tre anni, tra
il 2020 e lo scorso marzo, ha raggirato almeno 30 persone,
presentandosi nelle case di chi lo aveva scelto sul portale web
per fare lavori di tutti i generi, dalla "riparazione di un wc"
fino alla "installazione di impianti fotovoltaici". Lavori mai
effettuati, perché il presunto truffatore incassava prima
acconti per cifre anche fino a 2mila euro e poi spariva dalla
circolazione, lasciando solo un'identità fasulla come dato.
A carico dell'indagato, un 25enne, è stata emessa dal gip di
Milano Giulio Fanales una misura cautelare dell'obbligo di
dimora nel comune dell'hinterland milanese dove il giovane ha il
domicilio. Sulla "vetrina" web dedicata ai professionisti il
presunto truffatore, di volta in volta, si presentava come
titolare di imprese di "impiantistica", per manutenzione di
caldaie o "impianti idraulici", di "falegnameria" o di edilizia.
Lo "schema", poi, era sempre lo stesso: arrivava nelle
abitazioni dove doveva, a seconda dei casi, riparare delle
tubature o sostituire un cancello elettrico, oppure tirare su
una colonna o magari per "lavori di giardinaggio", faceva un
"preventivo", come si legge nell'ordinanza, si faceva dare un
anticipo, spesso per "acquisto di materiali", e infine si
volatilizzava. Acconti da qualche centinaio di euro, ma in certi
casi pure fino a quasi 1800 o 2000 euro. Soldi che intascava
cash o con bonifici.
In trenta lo hanno denunciato facendo partire le indagini del
pool anti-truffe della Procura di Milano, ma i colpi messi a
segno potrebbero essere stati molti di più. L'obbligo di dimora
in una città più piccola rispetto a Milano, scrive il gip,
dovrebbe rendere a lui "più difficile" andare avanti con i
raggiri. Già nel 2021, tra l'altro, aveva patteggiato per altre
truffe commesse nel 2018.
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