La Cleopatra Barberini, uno dei grandi capolavori di Giovanni Lanfranco, sarà in mostra dal 4 settembre al 25 ottobre nella Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani, a Cellatica (Brescia).
L'esposizione temporanea porta nelle sale della Casa Museo per l'Arte e la Cultura uno dei quadri più noti del maestro del Seicento, in coincidenza con la trasferta a Erevan di quattro grandi tele di vedutisti veneziani che la Fondazione ha messo a disposizione per la mostra organizzata per l'avvio dell'anno di presidenza italiana degli Istituti di Cultura dell' Unione Europea.
L' opera 'La morte di Cleopatra' di Giovanni Lanfranco
(Terenzo 1582 - Roma 1647) è databile tra il 1626 e il 1634 ed è
legata alla famiglia principesca e papale Barberini. Nel
testamento di Marco Marazzoli, compositore, cantante e virtuoso
d'arpa, datato 7 gennaio 1662, viene citata "una Cleopatra mezza
figura al naturale di mano di Lanfranco con la cornice indorata"
che, insieme ad altre due tele del pittore che ritraggono
Erminia e Venere, viene legata ai principi della casata romana.
Le tre opere, giunte a Marazzoli con ogni probabilità
direttamente dal pittore per le lezioni di musica impartite alla
figlia, furono lasciate agli esponenti più eminenti della
famiglia Barberini, suoi mecenati. Nel 1812 la Cleopatra entrò
nella proprietà Sciarra Colonna e fu trasferita a Palazzo
Sciarra. Il dipinto fu venduto nel 1899 e da allora fa parte di
una collezione privata.
Il 19 settembre è in programma nella Casa Museo un concerto
del controtenore Raffaele Pe nella esecuzione in prima assoluta
della cantata composta da Marazzoli e ispirata al dipinto. La
Fondazione Zani custodisce oltre 800 opere con capolavori di
pittura (tra cui Canaletto, Tiepolo, Guardi, Longhi) , scultura
e arredi francesi e veneziani del XVII e XVIII secolo raccolti
in oltre trent'anni dall'imprenditore bresciano Paolo Zani,
fondatore della Liquigas, morto nel 2018 a 72 anni.
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