Non si è presentato
neppure questa mattina in tribunale a Tempio Pausania Enrique
Bye Obando, il giovane norvegese di origine nicaraguense, molto
amico della studentessa italo norvegese che ha denunciato una
violenza sessuale di gruppo accusando Ciro Grillo e tre suoi
amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco
Corsiglia.
Nonostante la conferma della notifica, il ragazzo,
considerato uno dei testi chiave della difesa dei quattro
imputati, ha disertato anche oggi, per la terza volta
consecutiva, l'aula dove si celebra il processo a porte chiuse.
Per altre due volte infatti il giovane era stato convocato dagli
uffici del tribunale, ma solo nel mese di dicembre si è avuta la
conferma dell'avvenuta notifica della convocazione in Norvegia,
dove vive. L'udienza di questa mattina, iniziata poco dopo le
11, avrebbe dovuto avere al centro del dibattimento proprio
l'attesa testimonianza di Obando.
Gli avvocati della difesa stanno ora avanzando le loro
richieste ai giudici per procedere con una rogatoria
internazionale e sentire così il teste in videoconferenza. E'
stato escluso infatti il suo accompagnamento coattivo.
Enrique Bye Obando, figlio di un politico norvegese, era
stato accusato dalla studentessa, principale accusatrice dei
quattro imputati, di averla violentata in un campeggio in
Norvegia, un anno prima del presunto stupro in Costa Smeralda
avvenuto la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 nella
villetta a schiera di proprietà della famiglia Grillo a Porto
Cervo.
Intervistato, il giovane, all'epoca molto amico della
presunta vittima, aveva smentito tutto, negando qualsiasi
violenza e sostenendo che la ragazza gli avrebbe anche chiesto
scusa per aver mentito. La studentessa non aveva mai denunciato
la presenta violenza avvenuta nel paese scandinavo, ma ne aveva
parlato agli inquirenti italiani subito dopo aver invece
denunciato l'episodio in Costa Smeralda.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA