Monta la protesta dei sindacati a
margine della cerimonia per la posa della prima pietra del nuovo
Gaslini a Genova. "Sarebbe stato bello esserci" si legge su uno
dei cartelli esposti nei pressi della mensa dove è stato
organizzato il buffet post evento. Mensa che, in occasione della
cerimonia, è stata dedicata interamente agli ospiti: autorità,
politici e dirigenti. "Siamo stati collaborativi nel sopportare
i sacrifici che inevitabilmente un cantiere dentro un ospedale
attivo avrebbe comportato - dice Daniela Basso (Cgil) - i
lavoratori hanno risposto positivamente, hanno continuato a
lavorare seriamente come da sempre fanno. Nella prima occasione
in cui si tiravano le somme, si sarebbe potuto condividere il
raggiungimento di un obiettivo come la posa della prima pietra.
I lavoratori non sono stati invitati, è stato loro impedito di
accedere al locale della mensa perché occupata dagli ospiti ed è
stato ulteriormente ridotto il numero di parcheggi disponibili.
Ricordiamo che, a causa del cantiere, le tariffe per poter
accedere al parcheggio da parte dei lavoratori sono aumentate
del 150%. Quotidianamente le multe fioccano all'interno
dell'istituto, oggi niente e ci sono macchine dappertutto. Non
siamo contrari alla cerimonia, avremo voluto che venisse fatta
permettendo ai lavoratori di partecipare e non relegandoli in
una posizione di Serie B".
"Siamo arrivati al punto di chiedere alla politica regionale
se ha intenzione di farsi curare dagli operatori sanitari o
dalla dirigenza, perché quello che è accaduto oggi è qualcosa di
vergognoso - ha aggiunto Luca Nanfria (USB) - dà fastidio a chi
in questi anni ha portato il Gaslini ad essere un'eccellenza che
continua a essere tale grazie a chi viene a mangiare in mensa e
paga quel poco che deve pagare per avere un pasto più o meno
decente. Non certo grazie a chi viene riservata oggi la mensa.
Sarebbe il caso di fare il punto della situazione con le
dirigenze liguri, ci sono delle problematiche anche a livello
nazionale, sul contratto, sugli stipendi e su altro. Forse è il
momento di riflettere sul trattamento che viene riservato ai
lavoratori".
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