Un'attività di vendita all'ingrosso
priva di autorizzazione chiusa, di concerto con la competente
Autorità Sanitaria, per "gravi carenze di natura igienico
sanitaria" dei locali; oltre 1 tonnellata di pesce sequestrata e
sanzioni amministrative per un totale di circa 33.000 euro. E'
il bilancio dei controlli dell'operazione "Espero", disposta a
livello regionale dal Centro Controllo Area Pesca della
Direzione Marittima del Lazio, con sede a Civitavecchia. In
particolare, presso un mercato rionale ed altri operatori della
grande distribuzione della provincia di Roma, i militari hanno
sequestrato 250 chilogrammi di pesce fresco e surgelato ed un
esemplare di tonno rosso di circa 120 chilogrammi, tutti di
provenienza ignota e, pertanto, non commercializzabili.
Verificati anche punti di sbarco, pescherecci e pescatori non
professionali, con varie irregolarità riscontrate. Inoltre,
nelle acque del Circondario marittimo di Anzio, sequestrate 382
trappole in materiale plastico per polpi, collegate ad oltre 4
chilometri di cime e calamenti non segnalati e, pertanto,
estremamente pericolosi anche per la sicurezza della
navigazione. "Continuiamo a mantenere alta l'attenzione sulla
tutela delle risorse ittiche portando avanti una decisa azione
di prevenzione e contrasto degli illeciti perpetrati in mare per
la salvaguardia dell'ecosistema marino, della biodiversità e
della salute pubblica", dichiara Michele Castaldo, Direttore
Marittimo del Lazio.
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