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ANSAcom - In collaborazione con Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka
Le sfide globali della longevità e
le strategie più adatte a preservare la salute lungo l'intero
ciclo della vita delle persone. È il tema del seminario
organizzato dalla Regione Veneto all'Expo di Osaka 2025, con
spunti di riflessone sulle implicazioni di una popolazione
anziana in costante crescita, dinamiche condivise da Italia e
Giappone, esplorando le azioni necessarie a garantire che
l'invecchiamento sia associato al benessere, alla dignità e alla
partecipazione attiva nella società. Una strategia, quella del
Veneto, che mette la persona al centro, all'insegna della equità
e dell'uguaglianza, con azioni mirate indipendentemente dalla
cultura dell'individuo e della loro condizione sociale.
"Investire in prevenzione significa rendere sostenibile il
sistema sanitario, creare opportunità di salute per i necessari
screening e le vaccinazioni, genera un guadagno economico, così
che la prevenzione sia non una spesa, ma un investimento. Quindi
un guadagno non solo in salute ma in benessere economico e
sociale da parte di un Paese", spiega all'ANSA Francesca Russo,
Direttrice Prevenzione della Regione Veneto. "La nostra
strategia - che noi definiamo 'Life-Course', comincia dalla
gravidanza, quindi prima che la persona nasca, e poi continua
per tutto il corso della vita. Per ogni tappa, per ogni ambiente
dove la persona vive, trova un'occasione di salute. Dalle
vaccinazioni, allo screening, crescere con abitudini di vita
corretti, andare a scuola a piedi, fino alle palestre della
salute con l'assistenza di un medico di famiglia, come se fosse
la prescrizione di un farmaco". La promozione della salute passa
attraverso un approccio smart e 'scambi generativi', tra i quali
ridurre l'isolamento attraverso l'attivazione della comunità.
"Sul tema dell'invecchiamento della popolazione entrambi i
Paesi sono impegnati a trovare strategie perché si arrivi il più
sani possibile ad un'età elevata, e ad aiutare le persone in età
avanzata a rimanere protette. Abbiamo le campagne di
vaccinazione ma anche l'attività motoria, la corretta
alimentazione e la possibilità di essere in un contesto di
relazioni umane soddisfacenti, e anche la prevenzione di
incidenti domestici", dice Luca Sbrogiò, Azienda USL 6 Eugania
della Regione Veneto. "L'altro elemento è quello tecnologico,
perché la persona a casa deve essere abituata ad interagire con
la componente più avanzata tecnologica, la possibilità di
controlli in remoto, con medici e specialisti che sono in grado
di aiutarli, anche nelle visite domiciliari quando necessario.
La solitudine e l'isolamento, la difficoltà ad interagire col
mondo esterno in rapidissima evoluzione, porta ad un
peggioramento delle condizioni fisiche e psicologiche
dell'anziano". Temi che si raffrontano con il progresso della
tecnologia che coinvolge anche il settore medico con i sistemi
informativi integrati, conclude la Dott.ssa Russo: "Una
similitudine che noi Italia abbiamo fatto con la telemedicina.
Credo che l'Intelligenza artificiale (AI) sia il prossimo
gradino che noi dobbiamo portare avanti, ma siamo vicini, perché
la telemedicina e l'AI, anche nella valutazione delle diagnosi,
può essere, e già lo è, un sistema di avanzamento molto
importante".
ANSAcom - In collaborazione con Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka
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