"I membri beneficerebbero del
prefinanziamento degli acquisti congiunti, ma dovrebbero pagare
per intero i beni acquistati una volta ricevuti, e qualsiasi
prestito derivante dal Med relativo alla difesa avverrebbe
normalmente a tassi di mercato. Il Med non finanzierebbe in modo
permanente l'aumento della spesa tramite emissioni
obbligazionarie a lungo termine", spiegano dal Bruegel. "Per
alcune acquisizioni su larga scala di costosi beni militari
utilizzati a livello europeo, il debito europeo renderebbe il
finanziamento fattibile e ne distribuirebbe i costi nel tempo
tra i paesi - sottolineano però i tre studiosi -. Il debito
emesso per finanziare questi beni rimarrebbe nei libri contabili
del Med e quindi non risulterebbe nei debiti nazionali dei
membri del Me. Questo aspetto potrebbe essere cruciale per
alcuni membri del Med che desiderano ridurre i propri livelli di
debito, consentendo loro di partecipare al finanziamento di
questi beni". Sui conti pubblici fino alla consegna della
commessa è ipotizzabile ci sia invece l'impatto di una
commissione di servizio al Med per coprire i costi di fornitura
di tali beni pubblici europei.
Il Meccanismo europeo di difesa, secondo la proposta
iniziale, sarebbe una nuova istituzione intergovernativa -
similmente al Meccanismo europeo di stabilità (Mes) tra i Paesi
dell'Eurozona - aperta alle democrazie europee, sia dell'Unione
Europea che extra-Ue. Gli aderenti al trattato vi verserebbero
capitale e avrebbero azioni in proporzione alla sottoscrizione
di capitale, con impegni su appalti congiunti e pianificazione,
oltre che al finanziamento e gestione di risorse di difesa
comuni. Il Med emetterebbe obbligazioni e utilizzerebbe il
ricavato per finanziare gli appalti congiunti per la difesa e i
beni di difesa comuni.
Secondo i tre studiosi questa via, che ridurrebbe l'impatto
finanziario del riarmo grazie agli acquisti congiunti, sarebbe
preferibile ad alternative come ad esempio il potenziamento
dell'Agenzia europea della difesa, perché creerebbe un mercato
unico dell'industria della difesa tra i membri del Med,
creerebbe un veicolo di finanziamento che potrebbe rendere
appunto fiscalmente realizzabili i progetti su larga scala e (3)
includerebbe le democrazie extra-Ue come il Regno Unito, ma
anche l'Ucraina.
"Poiché l'Ucraina potrebbe non essere in grado di permettersi
di versare immediatamente il capitale versato - ipotizzano ora i
tre del Bruegel soffermandosi sull'adesione di Kiev al Med -,
potrebbe essere necessario un accordo transitorio, a meno che
non si possa organizzare il finanziamento iniziale della quota
di capitale dell'Ucraina da parte dell'Ue e/o di altri membri
del Med".
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