PECHINO - La Cina ha espresso la speranza che la Francia "consideri le relazioni economiche e commerciali" tra Pechino e l'Ue con un atteggiamento positivo e aperto e che possa incoraggiare Bruxelles a incontrare Pechino "a metà strada". Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi in un colloquio telefonico tenuto giovedì con il consigliere diplomatico dell'Eliseo, Emmanuel Bonne. L'auspicio, hanno riferito i media statali di Pechino, è che Parigi "svolga un ruolo costruttivo nelle consultazioni e nei negoziati tra le due parti" quando le tensioni commerciali tra Cina e Ue stanno crescendo di tono.
Ai dazi antisovvenzioni di Bruxelles sull'import di e-car made in China, Pechino ha risposto martedì con la stretta sul brandy Ue attraverso "tariffe antidumping temporanee" operative da oggi tra il 30,6% e il 39%. Colpiti i produttori francesi, inclusi i quattro maggiori globali di cognac: Hennessy (Lvmh), Martell, Courvoisier (Campari) e Remy Martin. La Cina è il più grande mercato di brandy al mondo, in base a un recente rapporto di 6W Research, e i marchi francesi pesano per il 99,8% del totale importato, dove si conferma il distillato più popolare. Parigi ha reagito alla misura ricordando la pur vaga promessa fatta a maggio dal presidente cinese Xi Jinping all'omologo Emmanuel Macron di non procedere con i dazi. "Va contro l'impegno preso dal presidente Xi durante la sua visita in Francia", ha tuonato la ministra del Commercio Sophie Primas, inquadrando la vicenda come uno sgarbo all'Eliseo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA