"Ci aspettiamo giustizia e ci
aspettiamo che venga messo nero su bianco. Quel bruto e la sua
ferocia speriamo verranno incastrati. Lui pagherà, ma non certo
il prezzo che dovrebbe, perché non c'è prezzo per mia sorella,
che era una persona meravigliosa. Non ci saremmo mai aspettati
una cosa del genere".
A parlare è Angela, la sorella di Daniela Gaiani, appena
uscita dal Tribunale di Bologna dove questa mattina è cominciata
l'udienza preliminare, davanti al giudice Salvatore Romito, che
vede imputato il marito della donna, il 53enne Leonardo Magri,
accusato dal pm Augusto Borghini di aver assassinato la coniuge
59enne, trovata morta il 5 settembre 2021 in un letto, nella
loro casa di Castello d'Argile. Magri, difeso dall'avvocato
Ermanno Corso, è a piede libero e si è sempre dichiarato
innocente.
L'udienza è durata una ventina di minuti e poi è stata
rinviata al 14 maggio, dopo che la difesa dell'imputato ha
sollevato una questione relativa alla mancanza di un
avvertimento nell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare,
questione che il giudice ha rilevato fondata.
Per la Procura, che ha chiesto il rinvio a giudizio, quello
che inizialmente sembrava un suicidio in realtà è stato
l'ennesimo femminicidio, aggravato dalla relazione sentimentale
e dai futili motivi: Magri avrebbe ammazzato la moglie perché la
considerava un ostacolo a vivere una relazione con un'altra
donna, più giovane.
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