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'Non suicidio ma femminicidio', al via l'udienza preliminare

'Non suicidio ma femminicidio', al via l'udienza preliminare

Imputato il marito. Sorella della vittima: 'Lui deve pagare'

BOLOGNA, 28 marzo 2025, 19:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ci aspettiamo giustizia e ci aspettiamo che venga messo nero su bianco. Quel bruto e la sua ferocia speriamo verranno incastrati. Lui pagherà, ma non certo il prezzo che dovrebbe, perché non c'è prezzo per mia sorella, che era una persona meravigliosa. Non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere".
    A parlare è Angela, la sorella di Daniela Gaiani, appena uscita dal Tribunale di Bologna dove questa mattina è cominciata l'udienza preliminare, davanti al giudice Salvatore Romito, che vede imputato il marito della donna, il 53enne Leonardo Magri, accusato dal pm Augusto Borghini di aver assassinato la coniuge 59enne, trovata morta il 5 settembre 2021 in un letto, nella loro casa di Castello d'Argile. Magri, difeso dall'avvocato Ermanno Corso, è a piede libero e si è sempre dichiarato innocente.
    L'udienza è durata una ventina di minuti e poi è stata rinviata al 14 maggio, dopo che la difesa dell'imputato ha sollevato una questione relativa alla mancanza di un avvertimento nell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare, questione che il giudice ha rilevato fondata.
    Per la Procura, che ha chiesto il rinvio a giudizio, quello che inizialmente sembrava un suicidio in realtà è stato l'ennesimo femminicidio, aggravato dalla relazione sentimentale e dai futili motivi: Magri avrebbe ammazzato la moglie perché la considerava un ostacolo a vivere una relazione con un'altra donna, più giovane.
   

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