Ci sarebbero delle contraddizioni
nel racconto che ieri Manuela Bianchi, la nuora di Pierina
Paganelli, la 78enne uccisa il 3 ottobre scorso con 29
coltellate nel garage del condominio di via Del Ciclamino, ha
fatto agli investigatori della Squadra Mobile di Rimini. La
donna è stata sentita come testimone, dalle 14 di ieri
pomeriggio fino a quasi l'una di notte. La convocazione in
Questura era stata programmata in seguito al sequestro del
telefonino della figlia di Manuela, la 16enne che la sera
dell'omicidio ha sempre dichiarato di essere rimasta tutto il
tempo con la mamma e lo zio Loris.
Il colloquio della Bianchi in questura è stato condotto
direttamente dal sostituto procuratore che coordina le indagini,
Daniele Paci e dal vice questore aggiunto Dario Virgili. Nel
ripercorrere le fasi della sera dell'omicidio, però, Manuela
sarebbe inciampata in qualche contraddizione circa gli orari, i
rapporti familiari e le dichiarazioni precedentemente
rilasciate. Tanti ancora i dubbi da chiarire, l'impressione è
che gli alibi dei sospettati inizino a scricchiolare se messi a
confronto nuovamente.
L'alibi più forte di Manuela e del fratello Loris, è la
presenza costante della 16enne in casa quella sera, che però ad
un certo punto sarebbe andata in camera sua. "Le contraddizioni
sono normali in una ricostruzione così lunga", ha detto Davide
Barzan, consulente dell'avvocato Nunzia Barzan che rappresenta
la nuora, il fratello Loris e Louis Dassilva, vicino di casa
della vittima. "Ad esempio - ha aggiunto - la discrepanza tra
gli orari dichiarati dalla ragazzina e quelli sulle foto fatte
da Manuela e inviate a Loris è stata già chiarita perché
l'orologio da muro nella cucina era regolato male. Le eventuali
contraddizioni emerse non sono tali da procedere ad
un'iscrizione nel registro degli indagati di Manuela Bianchi".
Nei prossimi giorni verranno nuovamente ascoltati come
testimoni, la minore, lo zio Loris e Louis Dassilva, il
senegalese vicino di casa legato da un'amicizia sentimentale con
la nuora di Pierina. Infine, il consulente Ezio Denti, che ha
lasciato l'incarico della difesa è stato ascoltato dagli
inquirenti.
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