Si è concluso con un'assoluzione
il processo davanti al tribunale collegiale di Bologna per una
donna di 40 anni, accusata di tentato omicidio per aver versato
a luglio 2013 pesticida nella bottiglia di vino del suocero,
provocandogli un'intossicazione guaribile in 13 giorni.
Il pm Gabriella Tavano, all'esito dell'istruttoria, ha
chiesto l'assoluzione e il tribunale l'ha pronunciata ex II
comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale: la
vecchia insufficienza di prove.
Secondo l'accusa iniziale la donna aveva versato la sostanza
presa da un capannone agricolo della sua abitazione, nel
Bolognese, nella bottiglia utilizzata solo dall'uomo. La 40enne
è stata assolta oltre dal tentato omicidio, anche dalla
calunnia. Nel frattempo è stata inoltre archiviata l'inchiesta
per calunnia e simulazione di reato nata da una denuncia
dell'imputata nei confronti del suocero, difeso dall'avvocato
Alessandro Valenti, parte civile nel processo davanti al
collegio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA