Si è concluso con due condanne e
tre assoluzioni il processo davanti al tribunale di Bologna per
truffa ai danni dello Stato, a cinque impiegati della Prefettura
accusati di assenteismo durante l'orario di lavoro. L'indagine
della squadra mobile, coordinata dal Pm Morena Plazzi, si era
basata sugli agganci alle celle telefoniche dei cellulari dei
cinque, a cui erano contestati più casi in cui si assentavano,
tra febbraio e giugno 2013, facendo timbrare il cartellino a
colleghi, risultando al lavoro mentre invece sarebbero stati
altrove.
Il giudice Gabriella Castore ha condannato ad un anno e
quattro mesi Tamara Volpinari (difesa dall'avvocato Mario
Marcuz) e ad un anno Silvana Ventre (avvocato Michele Totera).
Assolti perché il fatto non sussiste Michele Mongardi, assistito
dall'avvocato Valerio Girani, Lorella Rebellato e Roberto Del
Rosso (avvocato Claudio Spaulonzi). Per gli ultimi due l'accusa
aveva concluso chiedendo l'assoluzione, perché le celle erano
comunque nel centro storico.
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