L'importanza dell'agricoltura sostenibile e il packaging ecologico sono tra i principali motivi di scelta per l'acquisto di una birra. Al punto che la sostenibilità dell'ecosistema brassicolo è ora un fattore chiave per 3 consumatori su 4, con la Gen Z a fare da traino verso modelli di consumo più consapevoli. Sono queste le principali evidenze dell'ultima indagine condotta da Bva Doxa per il Centro Informazione Birra (Cib) di AssoBirra, presentata in occasione della Giornata Mondiale delle Terra.
I consumatori di tutte le generazioni ritengono importante che le aziende produttrici di birra adottino pratiche sostenibili e siano in grado di comunicarle in modo efficace, con la Gen X che si distingue come quella maggiormente influenzata dalle stesse: il 41% del campione considera infatti questa pratica molto importante, dato che si attesta invece al 33% per la GenZ e al 27% per i Millennials. Nonostante questi numeri, la maggior parte degli intervistati non conosce il termine "greenwashing" o "ecologismo di facciata" (65%), la Gen Z risulta la più informata (44%), di questi solo il 58% riesce a definire correttamente il significato.
"La nuova edizione del Cib accende i riflettori su una delle sfide più attuali e decisive per il futuro del settore birrario: la sostenibilità. In un contesto in cui i consumatori sono sempre più attenti all'impatto ambientale delle loro scelte, anche il mondo della birra è chiamato a fare la propria parte, investendo in innovazione, trasparenza e responsabilità lungo tutta la filiera", commenta Andrea Bagnolini, Direttore Generale di AssoBirra.
"Oggi sostenibilità significa saper rispondere a nuove sensibilità, ripensare modelli produttivi - conclude - in ottica circolare e contribuire a un cambiamento culturale che parte dal prodotto ma coinvolge tutta la comunità. È un percorso che richiede impegno e che rappresenta un'opportunità strategica per rafforzare il legame tra la birra, il territorio e i consumatori di domani".
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