Nonostante gli sforzi intrapresi negli ultimi anni, l'Europa fatica a recuperare il ritardo nella diffusione del 5G. Un motivo di preoccupazione per il settore delle telco, che durante il Mobile World Congress in corso a Barcellona ha invitato l'Ue a raddoppiare gli sforzi.
Secondo la Global Association of Telecom Operators (Gsma), che organizza la fiera, alla fine del 2024 il 5G rappresentava il 30% delle connessioni mobili in Europa. Una percentuale superiore alla media globale (24%) ma inferiore a quella del Nord America, dove il 60% delle connessioni è fornito dal 5G, e dell'Asia orientale, dove questa percentuale spesso supera il 50%.
"Il divario è ancora più marcato in termini di prestazioni" poiché "la velocità media del 5G è di circa 400 megabit al secondo in Corea del Sud, rispetto a circa la metà in Europa", spiega Dario Betti, direttore del Mobile Ecosistemi Forum (Mef), altra organizzazione di settore. All'interno del continente europeo alcuni paesi sono più avanzati come la Danimarca dove il tasso di adozione supera il 40%, e la Germania dove raggiunge il 50%. Ma l'Europa, culla del 2G all'inizio degli anni '90, resta generalmente "in ritardo", sintetizza John Giusti, responsabile della regolamentazione della Gsma.
Secondo l'Associazione, nel 2026 il 5G dominerà il continente europeo e rappresenterà l'80% delle connessioni entro il 2030. Ma per quanto riguarda il 5G+, o "5G Stand alone", che funziona in modo completamente indipendente dalle vecchie reti 4G, le prospettive rimangono più incerte. Per accelerare questa diffusione, l'industria delle telecomunicazioni conta sullo sviluppo dell'intelligenza artificiale che richiede reti potenti per funzionare correttamente e su un cambiamento di approccio da parte di Bruxelles chiamata a rimuovere gli ostacoli normativi che gravano sugli operatori. "L'Europa è ad un bivio", insiste John Giusti che chiede alla Commissione europea "un'azione urgente" per finalizzare il "mercato unico digitale" e consentire l'ascesa di giganti europei, capaci di "distribuire servizi transfrontalieri".
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