/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il telescopio Vera Rubin ha aperto gli occhi, puntati sull'universo oscuro

Il telescopio Vera Rubin ha aperto gli occhi, puntati sull'universo oscuro

Con una fotocamera da record cercherà anche l’enigmatico pianeta Nove

19 gennaio 2025, 09:28

di Leonardo De Cosmo

ANSACheck
L 'osservatorio Vera Rubin, sulle Ande cilene (fonte: Vera C. Rubin Observatory/NOIRLab/AURA/NSF/J.Fuentes) - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'osservatorio Vera Rubin, sulle Ande cilene (fonte: Vera C. Rubin Observatory/NOIRLab/AURA/NSF/J.Fuentes) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ha aperto gli occhi il telescopio con la più grande fotocamera al mondo, da 3.200 megapixel: è l’Osservatorio Vera Rubin in Cile, uno dei più potenti e attesi, che promette di fare luce sui fenomeni più sfuggenti dell’universo, come l’energia oscura e la materia oscura e l’enigmatico pianeta Nove.

“Non è stato semplicemente un successo; è stato un successo strepitoso”, ha detto Victor Krabbendam, responsabile del programma Vera Rubin, nel descrivere la qualità delle primissime foto scattate dal telescopio, pensato per avere un campo di vista molto largo così da scrutare vaste porzioni di cielo. Si tratta per ora di un primo test realizzato usando una fotocamera ridotta che sarà presto sostituita dalla definitiva LsstCam da 3.200 megapixel e con un campo visivo 21 volte superiore.

La prima immagine scattata da Rubin è un quadrato di soli nove pannelli che coprono una porzione di cielo di quasi doppia rispetto all'area della Luna piena. Quando sarà pienamente operativo le immagini del telescopio copriranno un'area circa 45 volte la dimensione della Luna piena.

 

Al centro le foto scattate ora, i quadrati vuoti sono le immagini che si otterranno con lo strumento definitivo (fonte: RubinObs/NOIRLab/SLAC/NSF/DOE/AURA)

 

L’innovativo telescopio dedicato a una delle pioniere dello studio della materia oscura attraverso la catalogazione di miliardi di galassie è stato finanziato dal Dipartimento dell’Energia e dalla Fondazione per le Scienze degli Stati Uniti e punta a studiare alcuni dei più enigmatici fenomeni dell’universo.

Il suo campo di vista molto largo permetterà di incrociare le osservazioni con una grande varietà di altri telescopi e permetterà di raccogliere dati su molti fenomeni, come le onde gravitazionali e le supernovae per comprendere meglio la distribuzione della materia e dell’energia oscure, così come identificare gran parte dei piccoli oggetti del Sistema Solare come gli asteroidi e trovare tracce dell’ipotetico pianeta Nove che si troverebbe nelle regioni più esterne.
L’istallazione della nuova fotocamera è prevista entro marzo e dopo alcuni nuovi test si prevede che le prime immagini scientifiche possano essere pubblicate tra giugno e luglio 2025.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza