Sono trascorsi 25 anni da quando Škoda Auto ha stabilito la propria presenza nel mercato Indiano, diventando il primo marchio del gruppo Volkswagen in questo territorio.
Dal gennaio del 2000 il costruttore automobilistico ceco ha costruito il suo impianto con energia verde a Chhatrapati Sambhajinagar e ha aperto anche un centro tecnologico.
Fino ad oggi, l'India rappresenta un mercato chiave nei piani di internazionalizzazione di Škoda, aiutando l'azienda a sfruttare efficacemente il potenziale di vendita esistente nelle regioni ASEAN, Medio Oriente, Australia e Nuova Zelanda.
Per conto del gruppo Volkswagen, Škoda guida congiuntamente tutte le attività nella regione dal 2018 e, ad oggi, il marchio sviluppa e produce localmente tre modelli per il mercato locale, tutti basati sulla piattaforma MQB A0-IN realizzata ad hoc: il Kushaq, la Slavia e, più recentemente, il nuovo Suv compatto Kylaq SUV, che al momento rappresenta circa il 50% delle vendite di auto nel mercato indiano ricevendo 10.000 ordini in dieci giorni dal suo lancio. Sarà quindi una carta importante per raggiungere l'obiettivo del marchio di vendere 100.000 auto in India entro il 2026.
Il primo modello Škoda qui introdotto è la prima generazione della moderna Octavia, assemblata con parti importate in strutture affittate durante la costruzione dell'impianto a Chhatrapati Sambhajinagar. Nel tempo, altri modelli Škoda, come la Fabia, la Rapid, e successivamente la Superb e il Kodiaq, hanno attratto l'attenzione dei clienti indiani.
Gli impianti Škoda in India hanno come priorità la produzione sostenibile; pertanto, il polo produttivo di Chhatrapati Sambhajinagar funziona completamente a energia verde, mentre quello di Chakan a Pune è sulla buona strada per raggiungere la neutralità di CO2 entro il 2030.
Infine, presso l'impianto di Pune, Škoda ha ampliato il suo sistema fotovoltaico, che ora è in grado di produrre fino a 26,6 GWh di energia elettrica all'anno, coprendo fino al 30% del consumo elettrico dell'impianto.
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