E' uno degli impianti di risalita
più panoramici della Campania, e tra i più amati da turisti e
appassionati di trekking, la funivia del Faito che collega il
centro urbano di Castellammare di Stabia, in provincia di
Napoli, con la sommità del monte Faito, a circa 1.100 metri di
altezza. Con due cabine, sospese tra mare e montagna, che
offrono un panorama mozzafiato sul golfo di Napoli e sui monti
Lattari.
L'impianto al centro della tragedia che ha causato la morte
di quattro persone a causa della rottura del cavo di trazione si
compone di due stazioni: quella a valle, detta motrice, situata
a Castellammare di Stabia, e quella a monte, chiamata di rinvio,
che si trova sulla vetta del monte. La potenza dei due motori è
di circa 180 kW. Il tragitto si sviluppa per circa 3 chilometri
e viene coperto in 8 minuti, con una velocità media di 7,5 metri
al secondo. Durante il percorso, la funivia attraversa tre
cavalletti che segnano i cambi di pendenza.
Le due cabine partono simultaneamente dalle rispettive
stazioni e possono trasportare fino a 35 persone ciascuna, per
una portata complessiva di circa 500 passeggeri all'ora.
Inaugurata nel 1952, l'ultimo opera di ristrutturazione risale
al 2016 quando l'impianto fu riaperto dopo essere rimasto chiuso
per quattro anni per mancanza di fondi. I lavori per
l'adeguamento costarono 2 milioni di euro.
L'intero impianto è dotato di sistemi di sicurezza, tra cui
collegamenti telefonici tra cabine e stazioni, anemometri per il
rilevamento del vento e un circuito televisivo a circuito
chiuso. Durante i mesi invernali il servizio non è operativo, ma
riapre solitamente ad aprile e rimane attivo fino a settembre.
Le corse vanno dalle 9 alle 16,25, ad intervalli di 25 minuti
l'una dall'altra. Dal 2019 le cabine hanno cambiato livrea: una
verde e l'altra azzurra, accompagnate da un nuovo logo che
rappresenta il mare, la montagna e la funivia.
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