Si concluderà nel mese di giugno
il progetto 'CasAmica' dell'organizzazione di volontariato 'Gli
altri siamo noi', che ha coinvolto sedici utenti. Lo scopo è
stato quello di attivare alcune misure necessarie per tutelare
la vita delle persone con gravi disabilità che vogliono
intraprendere un percorso di emancipazione e di autonomia,
progettando insieme ai familiari, quando possibile, un futuro
abitativo nuovo.
Nello specifico, l'iniziativa ha previsto la realizzazione
di percorsi finalizzati all'incremento dell'autonomia e alla
crescita personale all'interno di un contesto semi-protetto, in
una casa dove è possibile sperimentare la vita autonoma al di
fuori del proprio nucleo familiare, con il supporto di figure
educative e assistenziali. Al progetto 'CasAmica' hanno
partecipato in tutto sedici persone, supportate da una
psicologa, un'assistente sociale, sei educatori professionali e
quattro volontari.
L'appartamento a disposizione del progetto si trova a
Cosenza, in via Alberto Serra, dove quattro delle persone che
hanno partecipato alle attività hanno condiviso anche
un'esperienza abitativa. L'iniziativa è stata realizzata con i
fondi dell'Otto per mille della Chiesa Valdese e della
legge112/16 dell'Ambito Territoriale Sociale n.1 di Cosenza. Il
progetto ha ricevuto, anche, il sostegno della Parrocchia "San
Paolo Apostolo" di Arcavacata di Rende e diverse donazioni da
singoli cittadini che hanno consentito di arredare e dotare di
tutto il necessario l'appartamento/palestra dedicato
all'acquisizione delle competenze per una vita autonoma.
"Si tratta di una palestra per diventare autonomi - ha
spiegato la presidente dell'associazione Adriana De Luca - e
quindi imparare a vivere anche insieme. Il progetto sta per
terminare ma speriamo di riuscire ad attivare altri fondi per
poter continuare, perché c'è un'enorme richiesta da parte delle
famiglie".
Il percorso ha previsto un supporto alle famiglie attraverso
incontri, momenti di sostegno psicologico individuali o di
gruppo, riunioni con la rete della persona. Tutto ciò per
consentire di conoscere al meglio i bisogni, osservare i
progressi, lavorare parallelamente nei vari ambiti di vita delle
persone e con gli stessi obiettivi educativi.
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