Un casolare rurale, isolato e
apparentemente disabitato, trasformato in una raffineria
clandestina di cocaina. Lo hanno scoperto i Carabinieri della
Compagnia di Gioia Tauro, supportati dallo Squadrone Eliportato
Cacciatori "Calabria", durante un'operazione di perquisizione
condotta nel territorio del comune di Rizziconi, nel cuore della
Piana di Gioia Tauro.
All'interno dell'immobile, i militari hanno sequestrato oltre
100 chilogrammi di cocaina purissima, suddivisi in panetti e
nascosti in un'intercapedine ricavata nel sottotetto e sigillata
con materiale murario. Il quantitativo sequestrato, secondo le
prime stime, una volta tagliato e distribuito sul mercato
illecito, avrebbe potuto generare profitti per oltre tre milioni
di euro, alimentando una filiera del narcotraffico con
diramazioni potenzialmente internazionali.
All'interno dello stesso casolare è stato individuato un
laboratorio chimico perfettamente attrezzato, con strumenti di
precisione, composti chimici, forni ad alta temperatura, tute
protettive, mascherine e tutto il necessario per la lavorazione
e la raffinazione della cocaina grezza. Un assetto definito
"altamente professionale" che conferma come l'immobile non fosse
destinato solo allo stoccaggio della droga, ma rappresentasse
"un centro nevralgico" per la trasformazione e il
confezionamento della sostanza, pronto a rifornire reti dello
spaccio su larga scala.
La raffineria era ricavata in un'area agricola defilata ma
strategicamente vicina a importanti vie di comunicazione che
dimostra "ancora una volta la capacità delle organizzazioni
criminali di mimetizzare attività illecite in contesti rurali e
apparentemente anonimi".
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