TUNISI - In Tunisia, una nuova generazione di artiste sta trasformando la scena hip-hop, tradizionalmente dominata dagli uomini. Cinque rapper tunisine, Sabrina, Medusa, Queen Nesrine, Tuny Girl e Lully Snake, stanno sfruttando la loro musica anche per affrontare tematiche sociali e culturali, sfidando le convenzioni per promuovere il cambiamento nel Paese.; Sabrina ha iniziato la sua carriera nel 2007, precedendo molte delle sue colleghe nel panorama rap tunisino attuale.
Medusa, spesso considerata la prima rapper donna del Paese, ha invece guadagnato notorietà internazionale trasferendosi in Francia, dove la sua musica ha trovato un pubblico più ampio. Queen Nesrine e Tuny Girl hanno prodotto brani che criticano apertamente lo status quo nella Tunisia post-rivoluzionaria, affrontando temi come la corruzione politica e le disuguaglianze sociali. Lully Snake, rapper tuniso-algerina basata in Tunisia, ha introdotto innovazioni stilistiche mescolando il rap con il mahraganat, un genere di musica di strada egiziana, ampliando così i confini musicali del rap tunisino.
Queste artiste, spiega la ricercatrice in studi di genere Jyhene Kebsi al sito di informazione The Conversation, attraverso testi incisivi e performance carismatiche, stanno guadagnando riconoscimento sia a livello nazionale che internazionale, affrontando argomenti quali l'uguaglianza di genere, la libertà di espressione e le sfide quotidiane delle donne tunisine, contribuendo a una discussione più ampia sulla società contemporanea. La loro musica funge da piattaforma per esprimere esperienze personali e collettive, evidenziando questioni spesso trascurate nei discorsi pubblici.; L'ascesa di queste rapper rappresenta non solo un cambiamento nella musica hip-hop locale, ma anche un segnale di trasformazione culturale nel Paese. Evidenzia il ruolo crescente delle donne nella ridefinizione delle arti e del discorso pubblico in Tunisia. Attraverso la loro arte, queste donne stanno sfidando le norme tradizionali e aprendo la strada a future generazioni di artiste.
Questo fenomeno si inserisce in un contesto più ampio di espressione artistica emerso durante e dopo la Rivoluzione dei Gelsomini del 2011. Durante quel periodo, l'arte di strada, la musica hip-hop e altre forme di espressione culturale svolsero un ruolo cruciale nel canalizzare il malcontento popolare e nel promuovere messaggi di cambiamento sociale. L'arte diventò un mezzo per reclamare lo spazio pubblico e sfidare l'autorità, con graffiti e murales che trasmettevano messaggi anti-establishment e richieste di libertà. In questo contesto, la musica hip-hop ha guadagnato popolarità come forma di resistenza, con artisti che affrontavano temi come la brutalità della polizia, la censura e le disuguaglianze sociali. La crescente presenza di donne nella scena hip-hop tunisina riflette una continuazione di questa tendenza verso l'uso dell'arte come strumento di cambiamento sociale e politico.
In qualche modo queste cinque rapper tunisine, solo una parte di una scena più ampia, stanno non solo ridefinendo il panorama musicale del Paese, ma stanno anche contribuendo a una più ampia trasformazione culturale e sociale, utilizzando la loro arte per affrontare e sfidare le norme esistenti e promuovere il cambiamento.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA