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ANSAcom - In collaborazione con Federpol
Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali, ha preso parte in videocollegamento al 68° Congresso Nazionale di Federpol in programma oggi all'auditorium dell'Acquario di Genova.
"Non credo ci sia un momento in cui c'è più bisogno che diritti e libertà facciano squadra tra di loro - ha detto Scorza - l'autorità per la protezione dei dati personali ha voluto essere ancora una volta accanto alla Federpol, per confermare la volontà di un dialogo aperto e franco nel necessario rispetto delle regole che possono e devono essere interpretate nel modo più moderno ed elastico possibile nel bilanciamento tra privacy e altri interessi".
Scorza ha poi parlato dei temi sollevati dal mondo dell'investigazione privata, con particolare riferimento alla deontologia: "Ci sono alcune sfide che ci aspettano e che devono vederci fianco a fianco, penso al tema dell'informativa da dare agli interessati. In questo senso ci sono dei limiti che mi paiono difficili da superare, non per una posizione del garante, ma per il rispetto delle regole europee. Possiamo parlarne, ma non terrei in sospeso il codice a lungo in attesa di trovare una quadra su questo aspetto. Devo essere onesto, questa strada mi pare in salita. È una questione giuridica ed è l'unico approccio che possiamo avere come autorità".
"A Bruxelles il gdpr sulla protezione dei dati personali, quello dal quale discende l'obbligo dell'informativa da dare prima dell'inizio del trattamento, è prossimo a essere rivisto e corretto nel segno di una semplificazione di una serie di profili applicativi per taluni soggetti, per le piccole e medie imprese - ha aggiunto - se si procederà con la revisione e se lo si farà velocemente, a me sembra che quella debba essere la sede naturale per risolvere una serie di problemi che hanno reso più complessa la vostra attività".
"L'intelligenza artificiale incontra la strada delle investigazioni private - ha aggiunto Scorza, spostandosi su uno dei temi cardine del congresso -. Spalancherei le porte al suo utilizzo in questo Paese anche nel settore delle investigazioni private, ma l'auspicio è che sia usata da personale che ne abbia capito le dinamiche di funzionamento, altrimenti risulterà inesorabilmente pericoloso".
ANSAcom - In collaborazione con Federpol
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