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ANSAcom - In collaborazione con Lilly
“L’obesità non ha niente a che vedere con la forza di volontà, che pure non manca di certo ai pazienti e comporta una sensazione di sconfitta e di grande frustrazione, per cui calano l’autostima e la motivazione a perdere peso. Purtroppo non è ancora ufficializzata quale patologia a livello istituzionale. Confidiamo nell’approvazione del Disegno Di Legge sull’obesità, di iniziativa dell’onorevole Roberto Pella, che potrebbe cambiare radicalmente lo scenario attuale”. Così Iris Zani, Presidente Associazione Amici Obesi, in occasione della conferenza stampa di presentazione della campagna “Perdere peso non dipende solo da te. Il tuo corpo può fare resistenza”, promossa da Lilly con il patrocinio dell’associazione pazienti Amici Obesi Onlus. Per la Presidente, è necessaria una diversa narrazione della malattia: “ho conosciuto persone con obesità che a un certo punto hanno deciso di isolarsi – continua- di non uscire più di casa nemmeno per lavorare, di non curare più il proprio corpo, cadendo in depressione e desiderando ancora di più il cibo. La maggioranza delle persone è convinta che l’obesità sia una responsabilità e una colpa dell’individuo, legata ad una alimentazione eccessiva e non salutare". Riguardo all'obesità quale tema da porre all'attenzione delle istituzioni, Zani ricorda poi che "al momento è avvenuto l’inserimento nel Piano Nazionale Cronicità, di cui stiamo attendendo l’ufficializzazione, e a fine 2024, con l’approvazione della Finanziaria, c'è stata la creazione di un fondo mirato per la cura e prevenzione dell’obesità che ammonta a più di 3 milioni di euro in tre anni, ma le prestazioni per i pazienti con obesità non sono ancora all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza. Naturalmente occorre mettere in atto cambiamenti collettivi e individuali con azioni mirate alla prevenzione e alla cura", conclude.
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