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ANSAcom - In collaborazione con Autopromotec
Decisioni normative nate con chiare e positive finalità sociali, come la protezione degli autoveicoli dagli attacchi informatici, possono se non gestite creare problemi alla rete dei riparatori e del mecatronici indipendenti.
Nell'ambito dell'ultimo appuntamento degli Autopromotec Talks che si è svolto nella prestigiosa sede di ACI Milano, Igino De Lotto marketing manager di Texa SpA, è partito da questo assunto per addentrarsi nelle criticità delle soluzioni di cyber protezione delle auto e dei veicoli da trasporto.
A partire dal 2018, le Case automobilistiche hanno introdotto sui modelli di nuova omologazione sistemi di protezione - i cosiddetti security gateway) l fine di proteggere il sistema cyberfisico dei veicoli. Cioè è stato ottenuto limitando l'accesso ai dati diagnostici e di riparazione cioè di quelle che gli addetti ai lavori chiamano Repair Maintenance Information (RMI).
Ad oggi, ha detto De Lotto, sono sulle strade oltre 500 modelli dotati di queste restrizioni per un totale di oltre 400 milioni di auto connesse a livello globale. Ma ciò oltre a proteggerne il funzionamento e l'efficenza da attacchi informatici, si traducono in barriere tecniche e commerciali per il mercato indipendente dell'autoriparazione.
Uno scenario, questo, che crea un trade-off tra la necessità di proteggere i veicoli e il diritto alla riparazione, che è ben sancito dalle normative che promuovono la concorrenza e la scelta da parte degli automobilisti. Il problema è più evidente in Europa.
Mentre negli Stati Uniti esistono sistemi standardizzati e trasparenti nati dalla collaborazione di associazioni ed enti, nel nostro Continente l'accesso ai dati risulta frammentario e oneroso, limitando la possibilità e la capacità delle officine indipendenti di operare efficacemente.
Igino De Lotto, forte dell'esperienza della sua azienda (la Texa SpA) ha sottolineato come sia fondamentale investire in capitale umano, in attrezzature moderne e, soprattutto, in soluzioni che consentano un accesso agevole e sicuro ai dati diagnostici.
Questo non solo per favorire una maggiore competitività degli operatori indipendenti ma anche per garantire all'automobilista che sussista la possibilità di scegliere tra operatori OEM e IAM.
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