E' inserito in una rete a livello
mondiale e svolge un lavoro rilevante, grazie a sofisticati
laboratori e staff di elevata professionalità, nell'esecuzione
di test di valutazione di compatibilità genetica per trapianti
d'organi, tessuti, cellule staminali emopoietiche e midollo
osseo: si tratta del centro di tipizzazione tissutale di
immunoematologia dell'ospedale dell'Aquila, diretto dal dottor
Franco Papola, che ha tagliato il traguardo dei 50 anni di
attività dalla sua istituzione, risalente al gennaio 1975.
"Il servizio, unico in regione, è il fiore all'occhiello
della sanità aquilana e abruzzese e l'elevato standard
dell'attività, obiettivo strategico della direzione aziendale,
guidata dal manager Ferdinando Romano, viene costantemente
certificato, con rigorose ispezioni, da società internazionali
accreditate" si legge in una nota dell'azienda sanitaria.
In occasione del mezzo secolo di vita del centro è stato
organizzato un convegno, in collaborazione con l'accademia
medica aquilana 'Salvatore Tommasi', dal titolo "50 anni di
eccellenza in Abruzzo'. Sono intervenuti, tra gli altri, il
direttore generale del centro nazionale trapianti, Giuseppe
Feltrin, e i direttori dei diversi servizi e reparti
dell'ospedale San Salvatore che operano in sinergia con la
tipizzazione tissutale.
Quest'ultima effettua complesse procedure di laboratorio (le
tipizzazioni, appunto) per valutare la compatibilità genetica
tra donatore-ricevente nel trapianto di organi, tessuti, cellule
staminali emopoietiche e trasfusione di piastrine, garantendo la
pronta disponibilità h24, indispensabile per l'attività
trapiantologica. A ciò si aggiunge il sequenziamento genetico
dei donatori volontari che si iscrivono al registro nazionale
italiano donatori midollo osseo, nell'ambito del registro
regionale e centro donatori delle regioni Abruzzo e Molise,
grazie alla collaborazione con i rispettivi servizi
Trasfusionali.
Il centro tipizzazione, inoltre, esamina le caratteristiche
genetiche del sangue dei cordoni ombelicali, raccolti in Abruzzo
e nelle Marche, ai fini dell'inserimento nella Banca di sangue
da cordone ombelicale. L'immunoematologia e tipizzazione
tissutale, nei cinque decenni di attività, ha svolto un lavoro
rilevante soprattutto in termini di qualità, tenendo conto della
complessità delle procedure di laboratorio e dell'alto grado di
preparazione professionalerichiesto: 1.300 le valutazioni di
caratteristiche genetiche donatore/ricevente da cadavere e 4.000
quelle effettuate per malati in attesa di trapianto di rene.
Tra i 7.300 i donatori volontari iscritti nei registri
internazionali 73 di essi hanno effettivamente donato le cellule
staminali per pazienti di ogni parte del mondo, dando loro una
possibilità di vita dopo leucemie, linfomi o altre gravi
patologie ematologiche.
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