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Audizioni su alienazione terreni-fabbricati aziende agricole

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Audizioni su alienazione terreni-fabbricati aziende agricole

In Prima, Seconda e Terza commissione in seduta congiunta

PERUGIA, 28 febbraio 2022, 17:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Prima, la Seconda e la Terza commissione dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, presiedute rispettivamente da Daniele Nicchi, Valerio Mancini e Eleonora Pace, si sono riunite in seduta congiunta per continuare le audizioni sul programma per l'alienazione di terreni e fabbricati di proprietà regionale, costituenti aziende agrarie, agli attuali conduttori.


    La richiesta di approfondimento - ricorda la Regione - era stata fatta dal sindaco di San Venanzo, Marsilio Marinelli, che era intervenuto in una riunione precedente.

Oggi sono stati ascoltati Emilio Bellucci di Afor, Mauro Marini e Gabriella Montini di Sviluppumbria, oltre al responsabile della sezione Demanio e Patrimonio della Regione, Tino Gaggio.
    Dalle audizioni - riferisce una nota dell'ente - è emerso che delle 42 aziende che hanno i requisiti per essere vendute a trattativa diretta 19 ricadono nel territorio del comune di San Venanzo, 18 nell'Alta Umbria e cinque nella zona Assisi-Spello.
    Le attuali concessioni sono state prorogate al 31 dicembre 2023.
    Questo per consentire ad Afor, Sviluppumbria e Regione di aggiornare la situazione di queste aziende e attivarsi per una trattativa di vendita diretta con i concessionari. Nell'ottica della vendita la stima del valore delle attuali concessioni deve essere fatta sulla superficie iniziale dell'azienda agraria considerando i terreni coltivati, senza considerare il bosco, che non può essere venduto tranne casi particolari, e altri edifici non in uso. Anche così, però, non è detto che si riescano a vendere tutte le 42 aziende. Anche perché in venti anni sono state vendute solo 13 aziende agrarie. Inoltre è stato ricordato che si tratta di un insieme di piccole e medie aziende, i cui contratti furono stipulati dalle ex comunità montane, che si trovano in zone svantaggiate con problemi di spopolamento e in cui le aziende assicurano la manutenzione del territorio. Il pericolo è che di queste aziende si approprino altri soggetti che non hanno niente a che fare con il mondo agricolo.
    Al termine della riunione i commissari hanno deciso di chiedere a Sviluppumbria e Afor un report più dettagliato sulle 42 aziende, per consentire un maggiore approfondimento del problema. Inoltre è stato stabilito di proseguire le audizioni coinvolgendo anche l'assessore regionale Paola Agabiti.
   

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