Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sport
  1. ANSA.it
  2. Sport
  3. Juventus 'grazie lo stesso', ma resta gap Italia da stelle

Juventus 'grazie lo stesso', ma resta gap Italia da stelle

Centinaia tifosi accolgono squadra. Allegri, difficile ripetersi

Delusi sicuramente, ma non abbastanza da dimenticare il 'miracolo' della 'loro' Juve, dallo choc dell'addio di Conte al triplete sfumato solo per la classe, ancora inarrivabile, del Barcellona. Centinaia di tifosi hanno accolto la squadra bianconera, la scorsa notte, al rientro da Berlino. Ed oggi sarebbero stati migliaia nel centro di Torino se la società avesse organizzato la festa con il bus scoperto, idea presto accantonata, a prescindere dal verdetto di Berlino, invece per gli impegni dei nazionali.   

Ma il dubbio che per la Juventus sia stata davvero una "stagione irripetibile", c'è, inutile negarlo. L'ha fatto capire Massimiliano Allegri nella sintesi fatta nella notte di Berlino: "E' stata un'annata straordinaria, di più non potevamo fare. La Champions resta un sogno, ci siamo andati vicino, l'anno prossimo chissà...". Un interrogativo che rivela la consapevolezza di quanta strada debba ancora percorrere la Juventus per avere un 'posto fisso' tra le grandi d'Europa. Tornare a contendere la Champions al Barcellona di turno, dopo avere eliminato il Real a casa sua, come è successo quest'anno, non sarà facile, anche se il fatturato cresce a buon ritmo e la società guidata da Andrea Agnelli pensa in grande e programma con oculatezza. E l'a.d Beppe Marotta si dichiara contento, quasi come se avesse alzato al cielo la coppa più ambita: "La Juve è tornata".

Ma niente illusioni né proclami di rivincita immediata. Tanto per far capire, Allegri sistema l'asticella più in basso: "L'obiettivo è un posto in pianta stabile tra le prime otto d'Europa". Questione di realismo: la Juventus in questo periodo è la punta di diamante del nastro calcio, stravince in patria e si è fatta di nuovo ammirare in Europa, ma il gap con le big piene di stelle resta ancora forte. Ed il divario tra Barcellona e Juve è un simbolo del ritardo del calcio italiano: troppi campioni in più dall'altra parte, troppa tecnica raffinata, troppi anni di lavoro e crescita esponenziale, troppe vittorie internazionali di differenza. In fondo, se l'Italia di Conte va venerdì in casa Croazia da sfavorita, nulla da meravigliarsi che la miglior espressione del calcio italiano per club - la Juve - sia ancora così lontana dalle vette blaugrana. I bianconeri potevano centrare il risultato clamoroso ieri sera all'Olympiastadion, ma se ci fossero riusciti sarebbe stato pià che altro per il carattere, l'orgoglio, l'ostinazione di una squadra abituata a lottare. La Juve tornerà ad essere teste di serie e già i tifosi sognano un'altra finale di Champions, l'anno prossimo a Milano.

 C'è sempre un conto da regolare con gli albi d'oro: a Berlino la Juventus ha perso la quarta finale consecutiva di Champions, e su otto finali disputate di Coppa dei Campioni-Champions, ne ha vinte solo due, compreso il tragico trofeo all'Heysel di trent'anni fa.

"Grazie lo stesso", hanno cantato i tifosi bianconeri, all'Olympiastadion subito dopo l'amaro verdetto, come all'aeroporto di Caselle. Ma gli scudetti, tantissimi, non bastano più. La Juventus vuole colmare il solco in Europa.
   

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie