Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno identificato i resti dei piccoli Kfir e Ariel Bibas, restituiti da Hamas, ma hanno riferito che il terzo corpo consegnato non è quello della mamma, Shiri Bibas, riportano i media israeliani. Secondo il portavoce delle Idf, il dna del terzo corpo non corrisponde a quello di nessuno degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza.
Le Idf affermano che Ariel e Kfir sono stati uccisi dai loro rapitori e non nei bombardamenti dello Stato ebraico come sostiene invece il movimento islamista. "Ariel e Kfir Bibas sono stati brutalmente uccisi durante la prigionia nel novembre 2023 da terroristi palestinesi", ha affermato un portavoce delle Idf.
"Agiremo con determinazione per riportare a casa Shiri, insieme a tutti i nostri prigionieri, sia i vivi che i caduti, e garantiremo che Hamas paghi il prezzo pieno per questa crudele e malvagia violazione dell'accordo", ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una dichiarazione video.
Bombe su bus a Tel Aviv, 'terrorismo dalla Cisgiordania'
Cinque bombe, tre esplose e due fatte brillare, piazzate su autobus in diverse zone nei pressi di Tel Aviv, sarebbero dovute saltare in aria contemporaneamente stamani. Non ci sono state vittime, ma "è un miracolo, poteva essere una strage", ha riferito la polizia. L'allarme è stato altissimo nella notte in Israele dopo l'episodio che per le autorità è di matrice terroristica palestinese costringendo il primo ministro Benyamin Netanyahu a riunire i vertici della sicurezza per valutare l'accaduto.
Secondo fonti della sicurezza israeliana, le bombe sugli autobus sono state piazzate da terroristi provenienti dalla Cisgiordania, ed è in corso una caccia all'uomo per almeno uno dei sospettati. Su una delle borse dove era stato nascosto un ordigno inesploso è stata rinvenuta la scritta in arabo "Vendetta da Tulkarem". L'allarme è scattato dopo le esplosioni su due autobus appena arrivati nei parcheggi a Bata Yam, vicino a Jaffa. "Miracolosamente, gli autobus sono arrivati al parcheggio appena prima dell'esplosione", hanno affermato responsabili locali, lanciando immediatamente l'allarme agli autisti degli autobus della città e chiedendo a tutti i passeggeri di scendere alla fermata più vicina per sottoporre i mezzi alla scansione che rileva esplosivi. "Se trovate una borsa sospetta, vi prego di segnalarlo", ha comunicato un messaggio vocale all'altoparlante sui bus. Poi la notizia delle verifiche da parte della polizia e dello Shin bet (intelligence interna) su una terza esplosione avvenuta su un autobus in un parcheggio di Wolfson, vicino a Tel Aviv, e il ritrovamento delle altre due bombe inesplose sugli autobus del parcheggio di Yimit 2000 e di Wolfson. Il ministro dei Trasporti israeliano Miri Regev ha dato ordine di "fermare e ispezionare tutti gli autobus, i treni pesanti e leggeri e di agire secondo le istruzioni dello Shin Bet e della polizia", mentre sono stati rafforzati i controlli all'aeroporto di Tel Aviv. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha quindi ordinato all'esercito di "intensificare le operazioni" in Cisgiordania. "Alla luce dei gravi tentativi di attacco nella regione Gush Dan da parte di organizzazioni terroristiche palestinesi contro la popolazione civile in Israele, ho dato l'ordine all'esercito di intensificare le operazioni per combattere il terrorismo nel campo profughi di Tulkarem e in tutti i campi profughi di Giudea e Samaria", ha dichiarato Katz in una nota.
"Dopo il tentativo di perpetrare una serie di attentati di massa sugli autobus, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha appena completato una valutazione della sicurezza con il Ministro della Difesa, il Capo di Stato Maggiore dell'Idf, il Direttore dello Shin Bet e l'Ispettore Generale della Polizia Israeliana, e ha ordinato all'Idf di condurre un'intensa operazione contro i centri del terrorismo in Giudea e Samaria". Lo rende noto l'ufficio del premier israeliano aggiungendo che Netanyahu "ha anche ordinato alla polizia israeliana e allo Shin Bet di aumentare l'attività preventiva contro ulteriori attacchi nelle città israeliane".
Nessuna rivendicazione esplicita ma, a stretto giro, il battaglione Tulkarem di Hamas ha lasciato intendere la propria responsabilità: "La vendetta dei martiri non sarà dimenticata finché l'occupante sarà presente sulla nostra terra. Questa - ha affermato - è una jihad di vittoria o martirio".
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