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Un ciak a Corviale, al 'serpentone' mezzo secolo dopo

Un ciak a Corviale, al 'serpentone' mezzo secolo dopo

Oltre 4000 anime che, tra problemi e disagi, sono diventate comparse e protagonisti


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

di Martino Iannone


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Detto a Roma il "serpentone", questo gigantesco palazzo di cemento lungo quasi un chilometro che si materializza all'improvviso nell'area sud-occidentale della capitale, è diventato quasi un'icona dell'abbandono delle periferie italiane tra difficoltà di ogni sorta, case occupate e mancanza di infrastrutture. ll complesso è stato progettato a partire dal 1972 da un team di 23 architetti coordinati dall'architetto e urbanista Mario Fiorentino. Parlando di periferie romane, possono tornare alla memoria i film di Pier Paolo Pasolini e l'attore e regista Ascanio Celestini riflette sul passato e presente della memoria dell'autore di Accattone e non solo. Corviale, come tante borgate storiche romane, è stato la location negli anni più recenti, di diversi lavori cinematografiche. "Scusate se esisto" del 2014 di Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Raul Bova. 'Zeta' nel 2015 di Cosimo Alemà con Salvatore Esposito, Diego Germini e Jacopo Olmo Antinori. 'American Assassin' del 2017 di Michael Cuesta con Dylan O'Brien, Michael Keaton, Sanaa Lathan, Shiva Negar, Taylor Kitsch e David Suchet. Questo film, in particolare, è stato ambientato nei sotterranei di Corviale. 'Christian'  del 2021, una serie tv con la regia di Stefano Lodovichi con Edoardo Pesce, Claudio Santamaria e Silvia D’Amico. 'Lovely Boy' sempre del 2021 di Francesco Lettieri con Andrea Carpenzano, Daniele Del Plavignano e  Ludovica Martino. E infine, il più recente, 'Siccità' del 2022 di Paolo Virzì con Silvio Orlando, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi e Valerio Mastrandrea. Tra i film del passato, ricordiamo, 'Sfrattato cerca casa equo canone' di Pier Francesco Pingitore del 1983 con protagonista Pippo Franco e 'Dove siete? Io sono qui di Liliana Cavani del 1993.

Raggiungere Corviale, oggi, soprattutto con i mezzi pubblici, non è cosa da poco. Emblematica la storia di Michele, il barista del punto ristoro del centro polivalente Nicoletta Campanella che ospita anche la biblioteca di Corviale, che ogni giorno per raggiungere il suo luogo di lavoro impiega quasi due ore per arrivare e altrettante per tornare a casa, al Pigneto, sempre a Roma.

Nel 'serpentone' abitano oltre quattromila persone che, tra mille problematiche, spesso sono diventati e diventano anche comparse e protagonisti, a volte a loro insaputa, di film, fiction, spot e videoclip che poi, soprattutto attraverso i social, entrano a contatto virtuale con chiunque in Italia e nel mondo. Del rapporto tra cinema e borgate romane, Trash Secco, regista autore di Bassifondi, presentato alla Festa del Cinema di Roma, fa una riflessione riportandoci indietro nella memoria alla poetica di Pier Paolo Pasolini. E proprio ispirandosi a PPP,  il musicista e regista Luigi Cinque, partendo dal festival musicale 'Le ali della città' (da lui diretto, in corso di svolgimento al punto ristoro con date fino al 27 dicembre 2022), sta lavorando a un progetto cinematografico in cui il quartiere viene proiettato in un futuro lontanissimo. Nella realtà di Corviale oggi, la speranza è affidata, tra gli altri, al Calcio Sociale ed ad un gruppo di artisti, il Virus Group, che aiuta i giovani che qui vivono ad esprimersi e trovare una propria identità attraverso l'arte, e al movimento tutto al femminile Mitreo-Arte contemporanea, detto anche MitreoIside.

( [email protected] ) 

Ascanio Celestini: 'Ci sono due Pasolini e non sono la stessa cosa'

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Il Drugstore Museum, l'arte diventa virale

Il contemporaneo a confronto con l'archeologia e con il territorio, inteso anche come comunità . A Roma c'è un circuito archeologico della Necropoli Portuense con le sue monumentali e coloratissime tombe di età  imperiale, e le sale del Drugstore Museum si colorano e si riempiono con le installazioni i polittici ripensati, le sculture in terracotta, i legni, i bronzi, le tele del Virus Group, battagliero collettivo di artisti che da tempo la sua base creativa a Corviale. Intitolata "Napoli-New York- Corviale", la rassegna, è un progetto promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma e dedicato alle opere di Giulio Ceraldi, Consuelo Chierici, Stefano De Santis e Giancarlo Savino, i quattro componenti del collettivo che affonda le sue radici nella Napoli degli anni '70 ed e'  stato tra i primi in Italia ad impegnarsi nell'arte pubblica. 

Un progetto "frutto di una concezione dei beni culturali, della loro tutela e della loro valorizzazione non comune", ha sottolineato alla presentazione la soprintendente Daniela Porro, che di questa rassegna è stata la curatrice insieme con Alessio De Cristofaro e Jonathan Giustini. "Il rapporto osmotico con il territorio - spiega - i corsi di educazione al patrimonio per bambini e ragazzi, l'università  della terza età , gli incontri, le conferenze e gli spettacoli costruiti con le realtà  del quartiere, il programma di mostre su tematiche inusuali, l'attenzione all'inclusione rendono questa rassegna  unica nella capitale". L'ingresso è  gratuito come per tutte le iniziative del Circuito Necropoli Portuense, di cui fanno parte l'area archeologica di Pozzo Pantaleo, dove accanto a un tratto basolato dell'antica via Campana, si trovano i resti di una stazione di sosta e un impianto termale, la necropoli di Vigna Pia, la sontuosa Tomba di via Ravizza, di recente riaperta, nonché  appunto il museo, appena rinnovato con una nuova illuminazione, un allestimento multimediale, pannelli accessibili, la manutenzione e il restauro dei monumenti e dei reperti. In programma per il prossimo futuro anche una mostra fotografica ("La Divina Ispirazione. Fellini e Pasolini al Divino Amore") e una rassegna sul rapporto tra arte e malattia mentale ("L'Art Brut") 

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Trash Secco: 'Le borgate di Roma spesso stereotipate'

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Il 'Campo dei miracoli', una speranza per i giovani

Un laboratorio per aprire "nuove prospettive" - come ha sottilineato all'inaugurazione il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sorto proprio davanti ai blocchi del serpentone di Corviale e chiamato "il campo dei miracoli". Il progetto 'Calciosociale' nasce nel 2005 come società sportiva dilettantistica senza scopo di lucro, che opera contesti giovanili ad alto rischio di devianza proponendo un’attività educativa e pedagogica che coinvolge a 360 gradi il ragazzo e la sua famiglia.

Poi nel 2009, grazie all’impegno di volontari, istituzioni, aziende e cittadini, la struttura, intitolata a Valentina Venanzi, vede la luce ed oggi è il fiore all'occhietto di questo quartiere della periferia sud ovest della capitale. Ma Roma è stata solo l'inizio, Oggi l'idea ha preso piede anche in Toscana a Montevarchi e ad Empoli, a Napoli, nel quartiere di Scampia, in Sardegna a Quartu Sant'Elena e in Abruzzo nella cittadina di Carsoli.

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Anno 2413, la favola Corviale ricordando Pasolini

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Il Mitreo Iside, l'anima di Corviale al servizio dell'essere umano

Il Mitreo-Arte contemporanea, detto anche MitreoIside, è una location di Corviale di 800 metri quadrati. concessa in uso dal Municipio XI di Roma, che, da spazio 
abbandonato da oltre vent’anni, è stato riqualificato dall'artista Monica Melani, mossa dal concetto di un "invisibile filo che tutto unisce e per la riscoperta di un’Arte al  servizio dell’essere umano e della sua evoluzione". La piccola impresa al femminile, partita con una dotazione di soli 2000 euro, in collaborazione con
l’Associazione MitreoIside ha investito, per riqualificarlo e gestirlo, oltre 1 milione e 200.000 euro (di cui meno del 20% da bandi pubblici).

Inaugurato nel 2007, è concepito, fin anche nei suoi allestimenti, come un luogo-opera in continuo  divenire, dove far incontrare artisti di vari linguaggi, istituzioni, enti pubblici, associazioni, imprese  private e pubblico, coniugando cultura, impegno sociale e sviluppo economico, anche al fine di  rilanciare il territorio di Corviale. Spazio polivalente e polifunzionale che ospita quotidianamente corsi e laboratori dei vari linguaggi dell’arte per bambini e adulti dai 3 ai 93 anni (arti visive, danza classica, contemporanea,  popolare, teatro, artiterapie, mestieri del cinema, ecc. con decine di migliaia di ore offerte  gratuitamente a soggetti svantaggiati affinchè abbiano pari opportunità), è nato con l’intento di  contribuire a rimettere al centro della contemporaneità il valore sociale e propulsivo  dell’arte. 

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A Corviale uno spazio liberato per la libertà d'espressione

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'Le Ali della città', a Corviale la sperimentazione in chiave jazz

Corviale murales
Corviale murales - RIPRODUZIONE RISERVATA

'Le Ali della città' è un festival musicale – intrattenitorio e sperimentale - nel “non-centro” di Roma, a Corviale. È una rassegna di nuove musiche. È un racconto a puntate, è un incontro tra solisti di varia estrazione jazz contemporanea ed etnica che collaboreranno a costruire oltre che le serate di un Festival originale anche il corpo e la sound track di un “Film pasoliniano sulla Corviale del 2413” diretto da Luigi Cinque che firma anche la direzione artistica di questo Festival che sarà dunque anche un set cinema vivente. Un Festival che secondo i dettami del Bando Fus Roma Capitale nel quale esso è risultato vincitore è dedicato alla periferia ma che in realtà vuole anche mettere in discussione le categorie diffuse di centro e periferia. Perché esse non sono più le stesse. La nuova società liquida ne ha cambiato i connotati e l’anima. Oggi, mentre il centro è il malato terminale, soffocato da turismi omnivori e infestanti, la periferia con tutte le sue contraddizioni fortissime produce linguaggio e fa decantare e rinnova quello pallido e consumato del centro. Le Ali della Città si svolge dal 27 ottobre al 27 dicembre 2022 al Centro polivalente RistoBar e punto di ristoro 'Nicoletta Campanella' di Corviale. 

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'Quell'autobus per Corviale che non passa mai'

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