Il gruppo musicale heavy metal
napoletano "Opera Nera" per un giorno in cattedra all'
Università Federico II di Napoli, nell'ambito del corso di
Etnomusicologia. L'incontro di oggi, con gli studenti della
professoressa Simona Frasca, è stato l'occasione per presentare
il particolare progetto musicale di recente pubblicazione della
band, che ha visto l'opera di Shakespeare, "La tempesta",
"tradotta" in musica.
La lezione/concerto ha illustrato il processo di composizione e
traduzione del testo del Bardo in scenari sonori, le scelte
degli arrangiamenti, la lettura approfondita alla quale la band
si è dedicata per la creazione del disco, frutto di 18 mesi di
lavoro e pubblicato a gennaio scorso.
Ad incontrare i ragazzi, Alessandro Pacella (basso), Marco
Napolitano (chitarra) ed Eduardo Spada (batteria).
"Quando ci è stato proposto dalla prof. Frasca di incontrare gli
studenti- ha detto Pacella- abbiamo capito che il nostro lavoro
era arrivato dove speravamo che arrivasse. Questa giornata è la
consacrazione di un percorso fatto di tanto impegno. Varcare la
soglia di un Ateneo che da più di 800 anni è fonte di sapere
nella nostra città e in tutto il Sud Italia, è stato per noi un
riconoscimento veramente fuori dal comune. Per non tralasciare
la grande partecipazione e coinvolgimento che abbiamo visto da
parte di tutti gli intervenuti di oggi".
"Uno degli argomenti di studio del corso di Etnomusicologia alla
Federico II - ha spiegato la professoressa Simona Frasca- è
l'indagine sul paesaggio sonoro che è un tema di grande
interesse tra gli studenti. La lezione concerto di oggi, con
Opera Nera, su La Tempesta, è stata l'occasione per cogliere
proprio questo aspetto dell'ascolto, che descrive lo spazio e il
tempo dell'opera shakespeariana che è un'antologia ricchissima
di suggestioni provenienti dalla sfera del suono, inteso non
solo come riflessione su pezzi chiusi (le canzoni), ma anche sul
suono come elemento percettivo e pervasivo".
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