''Una cosa che accomuna tutte le
sanità delle varie regioni, nonostante le grandi differenze, è
il tema delle liste di attesa. È il tema al quale davanti
all'opinione pubblica non riusciamo più a dare risposte e sta
creando una sfiducia crescente da parte dei cittadini. Oggi il
nostro obiettivo è salvare il servizio sanitario pubblico
italiano''. Così l'assessore regionale alla Sanità del Piemonte,
Federico Riboldi, durante il convegno sulla sanità valdostana
organizzato da Fratelli d'Italia Valle d'Aosta, che si è tenuto
ieri sera nel capoluogo regionale. All'evento hanno partecipato
anche l'assessore regionale Carlo Marzi, il direttore generale
dell'azienda Usl Valle d'Aosta, Massimo Uberti, e i
rappresentanti di diverse associazioni sindacali.
Secondo l'assessore Riboldi ''per salvare il sistema
sanitario dobbiamo agire in modo unitario e oggi dobbiamo
guardare fuori. Ovvero, dobbiamo guardare alle nazioni di
migrazione dei nostri nonni, come il Venezuela, l'Argentina e
alla ventunesima regione italiana, ovvero all'Albania. Facendo
degli accordi con le università per riconoscere i corsi di
studio con accordi diretti e poter così portare qui il personale
medico e infermieristico. Questo non è il caporalato del settore
sanitario, ma serve a dare certezza di avere personale nei
nostri ospedali. È un'operazione difficile, ma oggi
indispensabile''.
E ancora: ''Bene ha fatto il governo ad inserire nel codice
l'arresto differito per quei criminali che aggrediscono il
personale sanitario. Oggi ci sono milioni di italiani che hanno
abbandonato le cure, che non hanno alcun tipo di assistenza
sanitaria. In materia sanitaria è tempo che tutte le forze
politiche si uniscano, perché dobbiamo lottare per quei
cittadini che oggi sono esclusi dal sistema sanitario, che oggi
è messo in discussione''.
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